MotoGP 2016, Valentino Rossi: “Il Red Bull Ring è pericoloso”
MotoGP news – Ieri i piloti Yamaha hanno fatto la conoscenza con il Red Bull Ring, il tracciato austriaco ospiterà la classe regina ad agosto, ma ci sono parecchi dubbi sulla sicurezza offerta da una pista nata per ospitare la F1. Valentino Rossi, in particolare, non è contento degli spazi di fuga: “In due punti non c'è abbastanza spazio”
Image
MotoGP
"Non è la nostra pista"
Per la prima volta i due piloti Yamaha Valentino Rossi e Jorge Lorenzo hanno provato sul nuovo circuito Red Bull Ring, novità del calendario 2016 dove domenica 14 agosto si svolgerà il GP d'Austria. Il Dottore ha ottenuto il nono tempo, fermando il cronometro sull' 1'25.054 e ha dichiarato: “Questo è un tracciato piuttosto particolare: è davvero molto veloce, si sta molto con il gas spalancato e ci sono poche curve rispetto ai tradizionali circuiti. Di solito ce ne sono 15, qui invece appena nove. Mi piace guidare qui, è una bella pista, ma parlando della sicurezza ci sono due punti che sono pericolosi perché non c'è spazio. Si tratta dell'uscita dell'ultima curva e quella che segue le due curve a sinistra (5, 6 e 7). Si va molto forte lì, ma c'è poco spazio. Ci hanno già detto però che non si può fare nulla”. Guardando al tracciato, questo non è tra i più favorevoli per la Yamaha M1: “Non è un circuito a noi favorevole, la nostra moto soffre a livello di velocità di punta e infatti qui abbiamo finora faticato. Comunque questo era solo il primo giorno, abbiamo raccolto tanti dati utili e fatto chilometri. Cercheremo di fare delle modifiche positive che ci potranno aiutare nella seconda giornata”.
Per la prima volta i due piloti Yamaha Valentino Rossi e Jorge Lorenzo hanno provato sul nuovo circuito Red Bull Ring, novità del calendario 2016 dove domenica 14 agosto si svolgerà il GP d'Austria. Il Dottore ha ottenuto il nono tempo, fermando il cronometro sull' 1'25.054 e ha dichiarato: “Questo è un tracciato piuttosto particolare: è davvero molto veloce, si sta molto con il gas spalancato e ci sono poche curve rispetto ai tradizionali circuiti. Di solito ce ne sono 15, qui invece appena nove. Mi piace guidare qui, è una bella pista, ma parlando della sicurezza ci sono due punti che sono pericolosi perché non c'è spazio. Si tratta dell'uscita dell'ultima curva e quella che segue le due curve a sinistra (5, 6 e 7). Si va molto forte lì, ma c'è poco spazio. Ci hanno già detto però che non si può fare nulla”. Guardando al tracciato, questo non è tra i più favorevoli per la Yamaha M1: “Non è un circuito a noi favorevole, la nostra moto soffre a livello di velocità di punta e infatti qui abbiamo finora faticato. Comunque questo era solo il primo giorno, abbiamo raccolto tanti dati utili e fatto chilometri. Cercheremo di fare delle modifiche positive che ci potranno aiutare nella seconda giornata”.
Foto e immagini
Aggiungi un commento