MotoGP 2016, Pedrosa chiede l'eliminazione delle “alette”
MotoGP news – Su quanto le “alette” siano pericolose se n'era già parlato, ma ora a tirare nuovamente fuori l'argomento è stato Dani Pedrosa. Lo spagnolo è stato protagonista di un incidente sul Circuito delle Americhe, colpendo inavvertitamente Andrea Dovizioso, e ha sottolineato: “Dovi sta bene, ma per fortuna che le mie alette non sono troppo grandi...”
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Sarà vero?
Domenica scorsa, durante il Gran Premio di Austin, la gara di Andrea Dovizioso è stata bruscamente interrotta da una caduta dovuta a un errore di Dani Pedrosa. Entrambi ne sono usciti illesi, ma lo spagnolo ha puntato il dito contro le “winglet” ovvero le “alette” che Ducati ha montato sulle moto dalla scorsa stagione e che da quest'anno sono state copiate anche da Honda e Yamaha. Queste alette, che svolgono una funzione aerodinamica, sono diventate un importante punto di riferimento per lo sviluppo in MotoGP, ma non tutti le vogliono: Valentino Rossi preferisce non montarle perché sono “brutte” e sostiene che non facciano la differenza, Cal Crutchlow sostiene invece che ci si possa “affettare” se si cade e ci si entra in contatto. Dopo la caduta di Austin, Dani Pedrosa ha detto la sua, spiegando: “Per fortuna Dovizioso sta bene, perché l'impatto è stato molto forte, e per fortuna le mie alette non sono troppo grandi. Secondo me, per un problema di sicurezza non dovremmo più usarle. Anche in Argentina avevamo visto come quelle montate sulla moto di Andrea Iannone avevano colpito Marc Marquez e questo è un fatto grave. Se possono lasciare segni sulla tuta, pensate a cosa può succedere se colpisce un corpo”.
Domenica scorsa, durante il Gran Premio di Austin, la gara di Andrea Dovizioso è stata bruscamente interrotta da una caduta dovuta a un errore di Dani Pedrosa. Entrambi ne sono usciti illesi, ma lo spagnolo ha puntato il dito contro le “winglet” ovvero le “alette” che Ducati ha montato sulle moto dalla scorsa stagione e che da quest'anno sono state copiate anche da Honda e Yamaha. Queste alette, che svolgono una funzione aerodinamica, sono diventate un importante punto di riferimento per lo sviluppo in MotoGP, ma non tutti le vogliono: Valentino Rossi preferisce non montarle perché sono “brutte” e sostiene che non facciano la differenza, Cal Crutchlow sostiene invece che ci si possa “affettare” se si cade e ci si entra in contatto. Dopo la caduta di Austin, Dani Pedrosa ha detto la sua, spiegando: “Per fortuna Dovizioso sta bene, perché l'impatto è stato molto forte, e per fortuna le mie alette non sono troppo grandi. Secondo me, per un problema di sicurezza non dovremmo più usarle. Anche in Argentina avevamo visto come quelle montate sulla moto di Andrea Iannone avevano colpito Marc Marquez e questo è un fatto grave. Se possono lasciare segni sulla tuta, pensate a cosa può succedere se colpisce un corpo”.
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