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MotoGp 2021 - Promossi & Bocciati: Binder cala il jolly, Bagnaia salva la giornata, Marquez sprecone

Il sudafricano compie un numero da equilibrista con le slick, il ducatista rimonta dopo il cambio moto ma non riesce a recuperare tutto il distacco. Marc getta una vittoria alle ortiche, Quartararo si difende come può. Valentino Rossi e Luca Marini fratelli contenti: ottavo e quinto
La pioggia scombina i piani della Ducati e dalle nuvole spunta Brad Binder che vince il gp d'Austria sulla sua KTM, coraggioso a non cambiare le gomme e velocissimo equilibrista nel finale. Andiamo allora a rivedere Promossi&Bocciati della gara insieme al nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
Come se la ride Binder, che prima della pioggia veleggiava in sesta posizione. Tra i piloti che non hanno cambiato gli pneumatici era il più avanti in classifica e alla fine ha vinto con ampio margine sugli inseguitori, nonostante un paio di lunghi davvero paurosi all'ultimo giro, che gli sono costati anche una penalità. Può sorridere finalmente anche Valentino Rossi, ottavo al traguardo e capace di giocarsela come un rookie, puntando sul tutto o niente. Fino al penultimo passaggio il nove volte campione del mondo era addirittura terzo, prima della “remuntada” di Pecco Bagnaia, Martin e compagnia. Bravo anche suo fratello: Luca Marini è arrivato quinto, secondo dei piloti “slick”.
Decisamente poco soddisfatto a fine gare aera invece Fabio Quartararo, autore di un weekend praticamente perfetto, almeno per quanto era in suo potere; eppure il francese guadagna 7 punti sul più diretto inseguitore, che non è più Zarco, ma la coppia Bagnaia-Mir.
Piuttosto attapirato è anche Marc Marquez, caduto quando era in testa. Il fuoriclasse della Honda ha sofferto per tutto il weekend, per la spalla destra che non lo lascia guidare come vorrebbe e come riusciva a fare prima. La pioggia gli ha regalato ritmi meno serrati e Marc è riuscito a rimanere sempre in zona podio, ma una volta rientrato in pista con le rain, è caduto proprio quando si trovava in testa. È una stagione così, ma i lampi di classe sono i soliti.

Oscar del sorpasso
Mancano 4 giri al termine e Marquez ha preso il comando delle operazioni approfittando di un ingresso non perfetto di Bagnaia alla curva 1. Pecco lo insegue in salita sul rettilineo e anche Jorge Martin fiuta odore di podio. Ma alla staccata della curva 3 è Fabio Quartataro che compie il miracolo: mentre i due ducatisti si sfidano a chi stacca più tardi, il francese guadagna l'interno e li frega entrambi. La sua M1, sotto le sue mani, è precisa come un compasso. El Diablo poi viene sverniciato in rettilineo, ma non c'è che dire: la sua manovra è da antologia e il leader del campionato si è difeso alla grande in mezzo a moto decisamente più potenti della sua.

Data check
Non è stata una gara particolarmente veloce, perché la pioggia ha scombinato i piani di tutti, il giro veloce lo ha segnato Quartararo in 1'24”451. Bagnaia la stava gestendo bene dal canto suo, con un best lap praticamente identico e con ben 17 giri su 25 – praticamente tutti quelli non bganati- sotto il muro del minuto e 25. Insomma, Pecco è stato un vero e proprio martello, costante e preciso, anche nel replicare a Fabio e Marquez, non proprio gli ultimi arrivati. Se non ci fosse stato Binder a spuntare dal nulla, Bagnaia avrebbe conquistato la sua prima vittoria in MotoGP, ma il ducatista non deve disperare anche se il successo sembra sempre sfuggire sul più bello. Anche Franco Morbidelli non aveva mai vinto prima di Misano 2020, e poi nel giro di 8 gare ne ha portate a casa 3. Intanto per Pecco è arrivato il quarto podio stagionale dopo 6 gare opache e il mondiale non è una missione impossibile.

Meditate gente
Il caso Vinales ha tenuto banco tutto il fine settimana e quello che tutti si domandano ora è se Maverick tornerà in pista con Yamaha a Silverstone. Il pilota ha chiesto scusa alla squadra, quando tutti ormai si aspettavano una rottura definitiva. A questo punto la palla passa a Lin Jarvis, che non ha fatto seguire parole al comunicato di Yamaha del giovedì. Vista da fuori, Vinales ha bisogno di una moto per non finire la stagione qui e trovarsi fermo fino a febbraio dell'anno prossimo, e la squadra ha bisogno di lui, soprattutto ora che anche Morbidelli è fermo. Più in generale, la situazione piloti non è al top per la casa dei tre diapason: ora che Petronas abbandona il paddock, la MotoGP perde un soggetto importante, Yamaha un partner che forse andava gestito con più attenzione. È vero che Quartararo offre garanzie importanti di competitività per i prossimi anni, e che un Morbidelli a posto fa un'ottima coppia, ma in quanto a giovani sotto contratto non c'è nessuno, con Ducati e KTM che hanno fatto piazza pulita sul mercato. Con pazienza bisognerà rimediare, ma per attirare i talenti sarà necessario anche fornire ai team satellite due moto competitive, perché nella MotoGP di oggi tutti fanno così e non c'è altra strada per rimanere al top.
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