Mercato MotoGP, Pramac guida il valzer
Il team di Campinoti guiderà il mercato da qui a fine luglio. Aprilia ha ancora una carta da giocare, VR46 spera nelle Desmosedici ufficiali per fare il salto di qualità. Giapponesi in ritardo, i soldi non bastano
Il passaggio di Marc Marquez nel team ufficiale Ducati ha scatenato un terremoto di mercato che ha portato Jorge Martin in Aprilia ed Enea Bastianini – quasi- in KTM. Queste tre mosse sono solo l'inizio di un domino che investirà in maniera importante tutta la griglia, a cominciare dalle altre squadre che corrono con le moto di Borgo Panigale.
La margherita di Campinoti
Il team Prima Pramac ha una opzione in suo favore per decidere se rimanere con Ducati: la potrà esercitare entro fine luglio, ma anche avendo in dotazione le Desmosedici ufficiali, la squadra toscana andrebbe incontro a un pesante ridimensionamento. Perso Martin e senza avere mai preso Marquez, tutto quello che potrebbe arrivare avrebbe il sapore del rincalzo. Si potrebbe ancora puntare a firmare Marco Bezzecchi, ma c'è poco da illudersi: Bagnaia e Marquez insieme nel team ufficiale riducono le speranze di titolo al lumicino, e allora il miglior ragionamento che Campinoti può fare dopo anni di fedeltà al marchio bolognese non può che andare nella direzione di un'accorta gestione imprenditoriale. Meglio spendere tanto per rimanere a un livello sensibilmente inferiore a quello attuale, oppure pagare molto meno e ripartire con un progetto di ampio respiro? La soluzione più probabile porta ad abbracciare la proposta di Yamaha: due moto in leasing a prezzo di favore, probabilmente uno o due anni di sofferenza e la speranza che dal 2027, con le nuove regole, Iwata sfoderi una moto al passo con la concorrenza. Piloti? Ci sono varie opzioni sul tavolo: Alex Rins, Franco Morbidelli, Joan Mir, Sergio Garcia, ma prima bisogna trovare la quadra con i giapponesi.
Aprilia non ha finito
Jorge Martin ha drenato gran parte delle risorse economiche da riservare ai piloti. Ci sono meno soldi per tenere Aleix Espargarò come collaudatore – facilmente il Capitano diventerà tester HRC per un biennio- ce ne sono di meno per confermare Maverick Vinales. Massimo Rivola considera comunque Top Gun la migliore opzione sul tavolo, ma continua a solleticare l'idea di inserire Marco Bezzecchi nel progetto, un pilota italiano di valore e ben sfruttabile anche sul piano mediatico. Un'altra possibilità sarebbe quella di prendere Fabio Di Giannantonio, pilota cresciuto moltissimo e che sarebbe un'ottima seconda guida al fianco di Martin.
Marquez, un assist per Vale
L'arrivo di Marc in Ducati potrebbe provocare un terremoto in Pramac, con le Desmosedici ufficiali che se ne andrebbero in VR46. Gresini non è una vera e propria opzione a riguardo. Il team di Nadia Padovani è sempre stato vissuto un po' come una spina nel fianco, fin dai tempi di Bastianini, mentre la squadra di Rossi offre garanzie anche sul piano della crescita dei giovani. Marco Bezzecchi potrebbe avere finalmente una moto factory, la seconda andrebbe a Fermin Aldeguer. Sarebbe un po' uno spreco per un debuttante: il secondo scenario vedrebbe Morbidelli tornare “in casa”, oppure si potrebbe sempre pensare di tenere Di Giannantonio, che al momento va anche più forte del Bez. Resta da vedere cosa farà Gresini: confermerà Alex Marquez, a cui affiancherà un pilota tra Joan Mir, Fabio Di Giannatonio o lo stesso Aldeguer.
Le altre caselle
KTM farà quattro moto arancioni con uguale allestimento. Brad Binder e Pedro Acosta saranno nel team ufficiale, Enea Bastianini e un altro pilota con Hervé Poncharal. Jack Miller non è ancora fuori – anche se HRC lo considera- le alternative potrebbero essere un giovane come Alonso Lopez o Sergio Garcia, piuttosto che un ritorno su Miguel Oliveira.
Tra i giapponesi, Yamaha al momento deve sciogliere il nodo Pramac, mentre Honda confermerà Luca Marini e punterà a un nome di esperienza, tra quelli indicati sopra. Nel team LCR arriverà con ogni probabilità finalmente Ai Ogura per affiancare Johann Zarco.
Sulle seconde moto di Noale al momento il discorso è prematuro: l'accostamento Joe Roberts-Trackhouse è suggestivo, ma come ha detto lo stesso Massimo Rivola, i risultati devono confermare il valore. La prima vittoria è arrivata e le cose sembrano ben instradate, bisognerà vedere anche quanto lo sponsor americano sosterrà l'operazione.