Mercato MotoGP: al Mugello si decide il destino di metà griglia
Ducati vuole tenere sia Marquez che Martin, uno scenario che permetterebbe ad Aprilia di prendere Bastianini. Ma se sarà Marc a occupare l'altra metà del box Lenovo, Martin lascerà Borgo Panigale, aprendo scenari inaspettati
Non “entro” il Mugello, ma “dopo” il Mugello. Sembra poca differenza, ma a guardare il calendario della MotoGP, è evidente che balla quasi un mese, dal momento che il weekend di Assen inizierà il 28 giugno. Il mercato Ducati è in dirittura d'arrivo per stessa ammissione dei manager di Borgo Panigale, che hanno indicato il gran premio d'Italia come turning point della stagione.
Il “grande ballo”
Il Mugello è un momento cruciale del campionato: gli sponsor attendono con impazienza un appuntamento che serve a gratificare i propri investimenti, a portare ospiti a spasso nei box, ma soprattutto a definire il futuro. Di riflesso anche le case sono sotto pressione, perché non basta ben figurare in pista, bisogna anche riuscire a far comprendere che il futuro è ben impostato.
Qui la classifica della MotoGP.
Vale per chi è indietro, ma vale anche per Ducati: si potrebbe essere tentati di pensare che – alla luce di un campionato dominato- la strada sia tutta in discesa per gli uomini in rosso, e invece anche loro devono difendere il proprio vantaggio competitivo. E il miglior modo in tema di mercato consiste nel dirigere sapientemente “il ballo” dei piloti. Come ha spiegato Oliveira, la Desmosedici è la bella della balera, e tutti ci vogliono uscire insieme. Non tutti hanno le stesse possibilità e c'è anche chi si potrebbe stancare.
I pretendenti
La storia ormai è nota: Martin vuole la Ducati ufficiale o se ne andrà, Marquez vuole una moto factory. Detta così, basterebbe spostare Martin in Lenovo e fare prendere il suo posto a Marc, ma le trattative non sono mai così lineari. Le rimonte dell'otto volte campione del mondo entusiasmano più della leadership di Jorge e i sospetti che al momento attuale – e forse anche nell'immediato futuro- Marquez sia un asset nel complesso più remunerativo ci sono.
Ducati sta facendo il possibile per mantenere entrambi, ma non è detto che ci riesca. Se si avverasse lo scenario sopra descritto, quasi sicuramente andrebbe perso Bastianini, che potrebbe migrare in Aprilia con un buon ingaggio e avere un trattamento da ufficiale. Tornare in Gresini sarebbe un passo indietro: più che per i risultati che potrebbe ottenere, per le prospettive di carriera. Enea è ancora relativamente giovane: 26 anni, un momento nella vita di un pilota che non ammette frettolose marce indietro. Il resto del mercato andrà a cascata.
Il piano B
Se invece Marquez andrà nella squadra ufficiale, con ogni probabilità sarà Martin a spostarsi in Aprilia e il team Prima Pramac potrà puntare su un italiano a scelta tra Bastianini e Bezzecchi, oppure addirittura scegliere di abbracciare la sfida Yamaha. Quest'ultima ipotesi sarebbe una scelta estrema, uno strappo che non ha molta ragione di essere. Rimanendo allo scenario con otto Ducati in pista, ci sarebbe in Prima Pramac ancora lo spazio per accogliere Fermin Aldeguer, e in VR46 si potrebbe prospettare un binomio Bezzecchi-Morbidelli, o Di Giannantonio-Morbidelli.
A ogni modo, questa è davvero la settimana del Mugello: chissà che i risultati in pista non diano la spinta finale in una direzione, piuttosto che nell'altra.