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Marc Marquez, da fenomeno a Valencia a brocco a Sepang? Andiamoci piano....

Il campione spagnolo sta migliorando più di quanto il cronometro dica al momento e rivendica la bontà della decisione di passare in Ducati: "Il rischio di avere fatto un passo falso c'è, ma la decisione è stata ponderata"

Marc Marquez è in difficoltà? Sono bastati i test di Sepang per accendere nei bar e sui social il dibattito sulla questione, in netto contrasto con quanto era successo dopo Valencia, quando un po' tutti, addetti ai lavori compresi, avevano sostanzialmente promosso l'otto volte campione del mondo, capace di avvicinarsi in pochi giri agli avversari.

 

Un quadro più chiaro

Marquez aveva messo tutti in guardia all'inizio della tre giorni malese: “Sulla prestazione incide anche la pista e Valencia è un tracciato dove vado naturalmente meglio che a Sepang. La Ducati si guida in maniera molto diversa dalla Honda e dovrò imparare a farlo. Nel corso dell'anno alcune volte mi verrà meglio, altre peggio, non è realistico pensare di lottare per il mondiale”.

Alla luce di queste dichiarazioni, c'è chi ha pensato a semplice pretattica e chi ha trovato del vero, fatto sta che il cronometro non è stato malvagio con Marc: 6 decimi dal miglior tempo di Bagnaia al quarto giorno in sella alla Desmosedici non è affatto male.

 

Questione di famiglia

Che ci sia del margine per Marc pare suggerirlo anche il confronto interno al box: il fratello Alex ha girato 3 decimi e mezzo più forte, ma con un anno di esperienza in più sulla GP23. È un po' opinione comune che dei due Marquez sia Marc quello più talentuoso e negli anni comuni in Honda la differenza si è vista tutta. Visto che il #93 è ormai nella sua migliore condizione fisica, non c'è motivo di pensare che si sia “imbrocchito” di colpo per ragioni misteriose.

 

Tempo al tempo

Tirando le somme, il processo di apprendimento sembra andare nella direzione giusta, anche se al momento non si vedono ancora le “magie” a cui Marquez ci ha abituato negli anni. D'altronde anche le dichiarazioni rilasciate recentemente da Marc a DAZN Spagna vanno lette nella loro interezza, al di là di alcuni titoli a effetto. “Gli infortuni mi hanno fatto capire che non bisogna inseguire le aspettative della gente e invece bisogna essere realisti e tracciare un cammino chiaro di dove si vuole andare […] Il 2023 è stato un anno che mi ha portato a prendere delle decisioni di cui potrei pentirmi in futuro, ma sono state ben ponderate e non le ho prese a caldo”. In fondo la questione è tutta qua: se Marquez riuscirà a fare l'upgrade di riuscire a gestire sé stesso anche in pista, oltre che nelle decisioni, sarà sicuramente un cliente scomodo per tutti. Perché il talento non svanisce in un giorno.

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