Interviste MotoGP - Melandri: “Marquez sulla Honda è a fine carriera"
MotoGP news - Marco Melandri ha analizzato per noi i valori espressi finora dalla MotoGP. Dalla situazione critica di Marc Marquez, Enea Bastianini e Fabio Quartararo, alle novità di mercato che riguardano la scuderia di Valentino Rossi: "La mia sensazione è che VR46 a tavolino abbia cercato di sistemare le proprie carte"
Campione del mondo della classe 250 nel 2002, poi pilota MotoGP e SBK, Marco Melandri è stato uno dei protagonisti del Motomondiale, la nostra Serena Zunino ha fatto una chiaccherata con lui ,analizzando i risultati delle prime 10 gare delal MotoGP. Ecco cosa ci ha detto.
Come commenti questa stagione?
È una delle poche volte in cui la vedo abbastanza scontata. A questo punto con un Bagnaia così c’è poco da aspettarsi per a lotta per il titolo. Ha una superiorità incredibile. Credo che sia molto più forte dello scorso anno. Ha preso molta consapevolezza, sa esattamente come gestire le situazioni anche un po’ più difficili.
Chi sono i suoi rivali?
Solo sé stesso. Non vedo nessuno in grado di poterlo sfidare. Gli altri piloti Ducati privati vanno forte ma tutti a rotazione, ma nessuno ha la sua costanza. Brad Binder va molto forte, è bravo, ma manca ancora qualcosa a KTM per andare. Lui è molto forte e la moto è l’unica che può rendere la vita dura al binomio Bagnaia-Ducati. Forse riuscirà a batterlo qualche volta, ma è difficile. Pecco mi sembra sempre molto in controllo.
A inizio stagione si pensava che uno dei pretedenti al tipolo avrebbe potuto essere Marc Marquez, ma solo in Austria ha concluso la sua prima gara del 2023. Come lo vediì?
Male. Su una Honda lo vedo a fine carriera. La situazione così critica dipende da un insieme di cose. Già dall’inverno scorso immaginavo che Marquez avesse chiuso il suo ciclo con Honda, nel senso che non avrebbe più potuto combinare nulla di buono. Un po’ perché la moto non funziona e poi secondo me lui è stanco. Durante l'inverno si notavano "crepe" ulteriori. Continuo a essere sicuro che il prossimo anno lui corra con la KTM. Nonostante dicano che non avranno due moto in più. Lui sa che se resta lì ancora un altro anno ha finito e KTM sa che se vuole provare a vincere adesso, solo Binder non basta. Gli serve un altro pilota su cui puntare e l’unico sulla carta è Marquez.
Parlando di mercato, Bezzecchi resta nel Mooney VR46 Racing team senza Ducati ufficiale. Secondo te è la scelta giusta?
Da una parte, se guardiamo la situazione attuale di Bastianini, direi di sì. Forse da un certo punto di vista è meglio avere la squadra che conosci e con cui ti trovi bene, piuttosto che avere 1/10 di moto migliore. D’altra parte credo che sia una scelta fatta pensando al futuro: o lui sa che starà un anno lì e poi nel 2025 andrà nel team ufficiale, o sa che magari Yamaha punterà tutto sul team VR46 nel 2025 e diventerà così un pilota di punta. La mia sensazione è che VR46 a tavolino abbia cercato di sistemare le proprie carte: magari lasciando aperto un posto in Pramac hanno dato una possibilità d’oro a Franco Morbidelli, che invece sembrava praticamente finito.
E cosa ti aspetteresti da Morbidelli nel team Pramac?
Io ho avuto il suo stesso infortunio al ginocchio e a me dissero categoricamente di non operare i legamenti, perché il rischio era quello di perdere gli ultimi gradi di chiusura del ginocchio. Lui invece li ha operati e da dopo l’intervento non è più riuscito a essere competitivo. Prima dell’intervento aveva chiuso terzo a Portimao, con una moto di due anni prima, rientrato nello stesso anno con la moto ufficiale, non è andato mai forte. Secondo me quella cosa influisce, non è una cosa che gli rende la vita facile. Poi quando sai che sei in difficoltà, mentalmente inizi a soffrire. Oppure magari si è ripreso con il tempo, nel momento in cui però la moto non funzionava più.
Sta vivendo un periodo difficile anche Enea Bastianini, come valuti la sua situazione?
Credo che lui stia soffrendo tantissimo più il cambio umano che quello tecnico. Per quanto la moto possa essere diversa da quella che aveva, non credo che sia così stravolta. Poi non è sicuramente solo quello e non vuol dire che il garage di adesso sia meno capace di quello di prima, ma al momento non c’è quell’intesa che aveva trovato con la squadra precedente. L’infortunio avuto a Portimao sicuramente non ha aiutato. Continua a guidare abbastanza rigido perché con la moto non ha confidenza, e così però continuano venire fuori dolori. Insomma, è un cane che si morde la coda. Ha bisogno di una gara dove possa avere una svolta, che per me potrebbe essere a Misano. Lì andò fortissimo anche il primo anno con Ducati, quando aveva una moto datata.
Si parla tanto della situazione di Marc Marquez e poco invece di Fabio Quartararo. Secondo te perché?
Perché Quartararo resterà in Yamaha ancora un altro anno. Sembra meno eclatante forse perché ha iniziato ad andare piano un po’ alla volta, invece la Honda è passata da essere la moto vincente a sparire completamente. E poi Marquez ha un peso più importante quando parla, anche per il suo carisma che penso non abbia nessuno in MotoGP. Capisco la frustrazione di Quartararo perché se guardi la Yamaha sembra quella del 2005, con due alette messe lì. Yamaha e Honda sono rimaste proprio vecchio stile.
Cosa ti aspetti da Alvaro Bautista wild card in Malesia?
Può andare forte, di chilometri ne ha fatti parecchi nei due test. Non viene dal nulla, in MotoGP ha corso tanti anni. Non ci si può aspettare che vinca come fece Troy Bayliss (nel 2006, a Valencia, ndr) mi sembra un po’ esagerato, ma nei 5 ci potrebbe stare.
Un bel duello Bagnaia-Bautista come lo vedrebbero in Ducati?
Secondo me non lo renderanno possibile, per diversi motivi.
Ecco il calendario 2023 della top class e la classifica del campionato.