Il Red Bull Ring si mette in sicurezza: una chicane al posto di curva 2
La nuova conformazione del tracciato vuole evitare incidenti come quello del 2020, quando Zarco centrò Morbidelli e la moto tornò in pista, sfiorando Vinales e Rossi. Il nuovo layout sarà utilizzato solo dalla MotoGP
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MotoGP
Ricordate il terribile incidente tra Johann Zarco e Franco Morbidelli occorso al Red Bull Ring nel 2020? Difficile dimenticarlo e, seppure con un anno di ritardo, gli organizzatori sono corsi ai ripari per rendere la pista più sicura tra curva 2 e curva 3, inserendo una chicane.
Nuovo layout
La vicinanza delle barriere e la possibilità che le moto tornino in traiettoria sono sempre stati aspetti critici del circuito di Spielberg, fin dalla sua introduzione in calendario nel 2016. Fortunatamente però non è mai successo niente fino a quattro anni più tardi, quando Zarco ha centrato Morbidelli in un punto velocissimo, in uscita di curva 2. Entrambe le moto erano volate verso la curva 3, mancando di pochissimo le due Yamaha di Valentino Rossi e Maverick Vinales. Per la gara successiva in Austria era stata messa una barriera provvisoria, per evitare che si venisse a ricreare questa dinamica, ma la preoccupazione maggiore continuava a riguardare la velocità da rettilineo che si generava tra i due punti, problema amplificato dalle scie.
Attese disattese
Lo scorso anno, Red Bull ha infine rivelato il progetto di modifica del tratto, andando a inserire una chicane. Il lavoro ora è completo, ma confrontando il disegno originale con la foto di oggi, la modifica definitiva della chicane di curva 2 e 3 risulta molto più importante, con un rallentamento maggiore e un passaggio davvero stretto che non fa onore alle doti di guida dei piloti. Il layout originale non scomparirà e sarà utilizzato dalla F1, mentre la nuova chicane verrà utilizzata solo dalla MotoGP. I tempi sul giro ovviamente sono destinati a salire. Non è scritto però che Ducati soffrirà troppo il cambiamento, dal momento che una chicane così lenta va pur sempre nell'ottica di frenate decise e accelerazioni brusche.
Nuovo layout
La vicinanza delle barriere e la possibilità che le moto tornino in traiettoria sono sempre stati aspetti critici del circuito di Spielberg, fin dalla sua introduzione in calendario nel 2016. Fortunatamente però non è mai successo niente fino a quattro anni più tardi, quando Zarco ha centrato Morbidelli in un punto velocissimo, in uscita di curva 2. Entrambe le moto erano volate verso la curva 3, mancando di pochissimo le due Yamaha di Valentino Rossi e Maverick Vinales. Per la gara successiva in Austria era stata messa una barriera provvisoria, per evitare che si venisse a ricreare questa dinamica, ma la preoccupazione maggiore continuava a riguardare la velocità da rettilineo che si generava tra i due punti, problema amplificato dalle scie.
Attese disattese
Lo scorso anno, Red Bull ha infine rivelato il progetto di modifica del tratto, andando a inserire una chicane. Il lavoro ora è completo, ma confrontando il disegno originale con la foto di oggi, la modifica definitiva della chicane di curva 2 e 3 risulta molto più importante, con un rallentamento maggiore e un passaggio davvero stretto che non fa onore alle doti di guida dei piloti. Il layout originale non scomparirà e sarà utilizzato dalla F1, mentre la nuova chicane verrà utilizzata solo dalla MotoGP. I tempi sul giro ovviamente sono destinati a salire. Non è scritto però che Ducati soffrirà troppo il cambiamento, dal momento che una chicane così lenta va pur sempre nell'ottica di frenate decise e accelerazioni brusche.
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