Cosa è successo alla Desmosedici di Bagnaia? Impennava troppo
Bagnaia si è ritirato al secondo giro della Sprint per una caduta, ma la sua moto aveva dei problemi. Tardozzi ha “svelato” cosa è successo
A Le Mans la Sprint di Bagnaia è durata pochissimo: due giri e il campione del mondo è finito a terra. Già durante l'allineamento sulla griglia di partenza Pecco aveva capito che c’era qualcosa che non andava nella sua Desmosedici, si trattava nella moto numero 2, perché quella usata in precedenza era inservibile a causa della caduta che aveva rimediato sul finire delle qualifiche. "Non potevo fare diverse cose e la moto si comportava in un modo molto particolare." Ha sibilato Bagnaia nei box.
Ingestibile in uscita di curva
Cosa è successo alla moto di Bagnaia? Lo ha spiegato in seguito il team manager Davide Tardozzi. "Siamo dispiaciuti di non aver dato a Pecco la moto che si meritava – ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport MotoGP Davide Tardozzi – poteva lottare per la vittoria e il podio era assicurato, secondo me. Cercheremo di guardare bene a cosa può essere successo. A Pecco dobbiamo almeno una risposta. L’area dei problemi? La moto fuori dalle curve impennava moltissimo e lui non riusciva a tenerla giù. Lui ha forzato la frenata per cercare di recuperare".
"Domani nel warm up cercheremo di metterci a posto ma siamo consapevoli che domani lui sarà protagonista.
Quella di usare la seconda moto è una procedura che abbiamo: non volevamo correre rischi. La moto 2 in teoria è esattamente uguale alla 1. Evidentemente, visto il risultato, non lo era. Pecco è bravissimo nella descrizione, è meglio dei dati. Ci ha descritto perfettamente quali erano i problemi."
Per Bagnaia si è quindi trattato con tutta probabilità di un problema di elettronica dovuto al malfunzionamento del sistema che limita le impennate in accelerazione, un guaio imprevedibile che però è costato il secondo ritiro consecutivo in una Sprint, dopo quello di Jerez, per il campione del mondo.