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Carlo Pernat: Rossi, Marquez, Dovizioso e gli altri, i buoni propositi per il 2018

MotoGP news – Un nuovo anno sta per cominciare e così abbiamo chiesto a Carlo Pernat quali saranno, secondo lui, i buoni propositi che i dodici piloti più forti della MotoGP esprimeranno (o dovrebbero esprimere...) in queste ore
In vista del 2018
Lo storico manager del Motomondiale, Carlo Pernat, a fine anno ci ha raccontato quali saranno secondo lui i temi "caldi" della prossima stagione e i buoni propositi che i migliori piloti del circus dovrebbero esprimere in questa nottata. Lo ascolteranno?

Valentino Rossi – Il suo buono proposito sarebbe quello di avere uno o più ingegneri che gli permettano di tornare alla moto che Yamaha ha fatto due anni fa e non la scorsa stagione. Quindi far assumere qualche ingegnere per far sì che la M1 torni a essere la moto di riferimento.

Maverick Vinales – Lui dovrebbe cambiare un po’ carattere, dovrebbe andare da una mental coach che gli faccia capire che bisogna essere più sereni e più allegri, vince chi ride. Dovrebbe prendere da Valentino tante cose, d’altronde il suo buon proposito dovrebbe essere di guardare cosa fa Valentino, sia caratterialmente sia sportivamente. A Vinales mancano due cose: da un punto di vista tecnico gli manca di andare bene sul bagnato, perché chi non sa correre sull’acqua i mondiali non li vince e poi gli manca un po’ di umiltà, non che lui sia presuntuoso, ma dopo un paio di gare che ha vinto sembrava quasi non considerare nemmeno Valentino. Lui ha ancora una sudditanza psicologica verso Valentino e Marquez. Con lo spagnolo è una storia lunga, lottano da tempo e ha sempre vinto Marquez, con Valentino invece è avere come compagno di squadra un nove volte campione del mondo a essere pesante… Per questo non ha ancora fatto il salto di qualità: deve capire che sono gli altri piloti a dover essere "preoccupati" nei suoi confronti.

Andrea Dovizioso – Deve rimanere quello che è stato quest'anno. Se avesse fatto prima quel salto di qualità mentale, avrebbe sicuramente vinto dei mondiali. Questo però più che un buon proposito è una certezza. Il prossimo anno lui sarà uguale se non superiore, ne sono abbastanza convinto.

Jorge Lorenzo – Il maiorchino dovrebbe averne un paio di obiettivi. Il primo sarà quello di imparare da Dovizioso il modo di guidare questa moto, da solo è difficile che ce la faccia. Il secondo è che anche lui deve perdere un po’ di supponenza, deve capire che è in una squadra che quest'anno si è giocata il mondiale. Il prossimo anno toccherà a lui, se non sarà così diventerà un problema, anche di squadra. Poi dovrà mettersi a disposizione della squadra, non che non l’abbia fatto quest'anno, però qualche problemino alla fine è uscito.

Marc Marquez – Dovrebbe fare un ex voto, mettere un cuore d’oro sull’altare e ringraziare il Dio della moto, perché lui non cade, anche quando è caduto. Il Dio della moto lo segue sempre, dopo tante cadute non si è mai fatto male, e vincere un mondiale è sintomo di fortuna ma anche di forza. Vincere dopo tre zeri vuol dire essere un fenomeno. Che il Dio delle cadute sia sempre con lui!

Andrea Iannone – Deve sperare che la nuova Suzuki sia una buona moto. Poi tornare a essere il pilota di due anni fa, non che se lo sia dimenticato, ma evidentemente quando non hai il feeling con la moto è difficile. Dovrebbe essere più aperto verso tutti, correre vuol dire anche divertirsi, ci vuole qualche sorriso in più.

Johann Zarco – Dovrà mettercela tutta e potrebbe non bastare: non si sa con quale moto correrà il prossimo anno. Sarà quella di quest'anno o quella di due anni fa o una terza moto ufficiale, sperando che va da bene? Questo è un grosso dubbio, potrebbe fare ancora bene, ma molto dipenderà dalla moto.

Dani Pedrosa – Dovrà cercare di fare l’ultimo anno in Honda al massimo. Sicuramente lui ha l’oscar del Paperino, non è fortunato. Quest’anno non ha fatto un brutto campionato, ha vinto due volte, ma nessuno parla di lui. Il buon proposito per il prossimo anno è di fare la stagione più bella da quando è con Honda in MotoGP.

Cal Crutchlow – Lui deve cadere meno. Deve fare un buon contratto con un sponsor che produce calmanti. Ha tutte le doti per poter fare bene, ma quando è in gara non si calma mai, anzi esagera. Lui spera di sostituire Pedrosa, ma non so se Honda vuole fare questa operazione.

Franco Morbidelli – Deve imparare. Deve capire che arrivare nono o decimo sarà un grande risultato. Arrivare tra i primi sette e otto sarà quasi impossibile, considerando le moto ufficiali e la qualità dei rivali. Ha una buona opportunità, ma deve stare calmo e capire che ha a disposizione un paio d’anni. Il primo anno non si deve abbattere e prendere quello che viene.

Jack Miller – Potrebbe essere la sorpresa del 2018. Arriva da un buon campionato, va su una moto che sta andando molto forte, va in un team competente che ha cresciuto molti giovani (il team Prmac ndr) e ha un’ottima carta da giocarsi. Deve arrivare prima di Morbidelli e ci arriverà.

Danilo Petrucci – Deve essere sempre simpatico e continuare a correre come ha fatto finora. Non è un talento naturale, ma con la sua cattiveria riesce a sopperire a questa cosa. Poi dovrà restare accanto a Miller, dovrà batterlo, ci sarà una bella competizione in quel team.

KTM – Deve sperare che la moto vada bene per poter prendere Marquez. Intorno a giugno dovrà dimostrare che la moto c’è, così Red Bull farà un’offerta molto grossa a Marquez e lui potrebbe anche pensarci, perché un pilota deve vincere il mondiale con due marche diverse, altrimenti gli manca qualcosa. Marquez è molto ambizioso, se non lo farà nel 2019 lo farà nel 2020, non so, ma prima o poi cambierà casa costruttrice.

Aprilia – Aprilia deve chiedere a Babbo Natale, che sarebbe Colaninno, di mettere più budget. Aprilia ha fatto più di quello che poteva fare, questo vuol dire che hanno lavorato bene. Per fare il salto di qualità generale c’è bisogno di più mezzi.
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