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Bagnaia, la 8 Ore di Suzuka può attendere

Il campione del mondo ha espresso il desiderio di correre la celebre endurance, ma non sarà nel 2023, per la concomitanza con il gp di Gran Bretagna. Rossi è stato l'ultimo iridato della classe regina a vincere a Suzuka, ma il fascino della gara giapponese ha stregato tutti, anche Stoner

Pecco Bagnaia vorrebbe fare la 8 Ore di Suzuka, gara mitica e che in passato ha già attratto grandi campioni del calibro di Mick Doohan, Valentino Rossi e Casey Stoner, e anche in periodi più recenti piloti di altissimo livello come Carlos Checa e Jonathan Rea. Non sarà però quest'anno, visto che il 6 agosto la MotoGP correrà a Silverstone, e il campione del mondo in carica sarà impegnato a difendere il suo titolo.

 

La dichiarazione

Pecco è stato chiaro nel manifestare il proprio desiderio, quando gli hanno chiesto se gli sarebbe piaciuto gareggiare una tantum con la Panigale V4R tra le derivate di serie. “Più che fare una gara nel mondiale superbike, mi piacerebbe provare la moto e fare la 8 Ore di Suzuka. Mi piacerebbe molto farla, anche se non credo che sarebbe facile convincere la Ducati. Io però sono uno che di solito arriva al punto di farsi dire di sì per forza. Sicuramente sarebbe una gara impegnativa, però ha un grande fascino, quindi portare lì la Ducati con Alvaro e un altro pilota, magari riuscendo anche a vincere, sarebbe qualcosa di bellissimo. Poi vorrebbe dire guidare su una delle piste più affascinanti del mondo".

 

Le reali possibilità

Come anticipato sopra, Bagnaia quest'anno non riuscirà sicuramente a esaudire il proprio sogno per via della concomitanza con il gran premio di Gran Bretagna, e bisogna aggiungere che Ducati solo dall'anno scorso ha ripreso sul serio a sostenere un impegno – seppure privato- nelle gare endurance. Detto questo, è facile capire il desiderio di Pecco, che subisce il fascino di un evento che già in passato ha stregato vari suoi colleghi.

 

I precedenti

Terreno d'incontro tra campioni della superbike e piloti del motomondiale, la 8 Ore di Suzuka ha visto correre – e vincere- personaggi del calibro di Wayne Gardner e Mick Doohan, che la vinsero nel 1991 (ma anche Dominique Sarron, Wayne Rainey ed Eddie Lawson). Dieci anni dopo arrivò il successo di Valentino Rossi in coppia con Colin Edwards (al secondo tentativo). Fu un po' l'acme della manifestazione: L'anno successivo Daijiro Kato riuscì a scrivere il proprio nome dell'albo d'oro, poi solo Pol Espargarò fu capace di vincere un titolo nel motomondiale quanto la più prestigiosa gara di durata. Ci provò anche Casey Stoner nel 2015, ma si ritirò quando era in testa per un guasto all'acceleratore.

Più facile e diffuso il “travaso” di campioni dalla superbike alla 8 Ore: nell'albo d'oro si registrano i nomi dei più grandi di sempre: Fred Merkel, Kevin Magee, Aaron Slight, Daryl Beattie, Scott Russel, Doug Polen, Noriyuki Haga, Carlos Checa, Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu.

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