Aprilia è la nuova Ducati? In MotoGP Noale detta le linee dello sviluppo
La casa veneta continua a spingere sul fronte aerodinamico e i risultati arrivano. La RS-GP ormai è un riferimento anche per i tecnici avversari e avere quattro moto in pista è una grande vantaggio
Aprilia is the new Ducati...scherzosamente ma non troppo, cosa c'è di vero nell'adattamento motociclistico di questo ritornello da social? L'affermazione non è campata per aria, perché la casa di Noale non solo è ormai stabilmente ai piani alti nelle classifiche di gare e test MotoGP, ma riesce a raggiungere risultati di tutto rilievo presentando continue innovazioni. Il costruttore veneto nel giro di due anni è passato dal ruolo di cenerentola del gruppo a riferimento per i tecnici delle altre case, una metamorfosi impressionante.
Le ultime da Noale
Ai test di Portimao si è visto qualcosa di ancora diverso rispetto a quanto Aprilia aveva portato a Sepang: sulla RS-GP sono spuntate delle alette fissate direttamente al supporto della forcella, in aggiunta a una nuova ala anteriore con doppio profilo. Al posteriore si è rivisto un piccolo alettone sul codone, mentre della carena con gradino e del “bulbo di prua” avevamo già parlato a Sepang.
Insomma, non c'è area della moto che non sia scandagliata dagli aerodinamici veneti, molto più avanti della concorrenza a lavorare su una delle poche aree nelle quali il regolamento permette ancora di intervenire con una certa libertà.
I tempi danno ragione
La MotoGP sta assistendo a un passo in avanti incredibile per quanto riguarda l'evoluzione tecnologica e i tempi sul giro ne sono il riscontro fedele. Il miglior giro di Aleix Espargaro a Portimao è stato segnato con il tempo di 1'38”569 (nonostante qualche problemino fisico per lo spagnolo), in linea con quelli di Miguel Oliveira e Maverick Vinales, solo leggermente più attardati. Sono cronometrici ben più rapidi rispetto al 1'39”523 segnato in gara l'anno scorso (in prova ha sempre piovuto) e 6 decimi più veloci in confronto alle qualifiche del 2021.
Più si è, meglio è
L'aerodinamica non è tutto e Aprilia dovrà sicuramente migliorare ulteriormente in altre aree dello sviluppo, ma la costanza con cui la RS-GP è ai piani alti delle classifiche è confortante. Inoltre, rispetto agli anni passati, ci sono due moto in più nel paddock. Nella MotoGP moderna, accumulare dati è fondamentale per testare davvero la bontà delle soluzioni tecniche introdotte. Aprilia ha ingaggiato – tramite il team RNF- due piloti sicuramente veloci come Miguel Oliveira e Raul Fernandez: già alla terza sessione di prove collettive sono arrivati a segnare tempi molto simili a quelli di Espargarò e Vinales, e potranno dare un contributo fondamentale allo sviluppo della moto.
Riuscirà Aprilia a ripercorrere le orme di Ducati, che nel 2016 sbloccò il proprio potenziale, vincendo le prime due gare dai tempi di Stoner per diventare una seria contendente al titolo negli anni successivi? Le prime risposte arriveranno tra poco più di una settimana.