Motori Testastretta, Superquadro e V4 Desmosedici: tre icone Ducati a confronto
Sono tre motori che si sono distinti sia nelle competizioni che nelle loro applicazioni stradali, caratterizzando alcuni dei modelli più riusciti della casa di Borgo Panigale. Scopriamo come sono fatti
Il Testastretta, il Superquadro e il più recente V4 Desmosedici Stradale: tre motori tra loro assai differenti ma che incarnano a modo loro il vero lo spirito Ducati. Vediamoli uno per uno.
Testastretta
Il Testastretta nasce all’inizio degli anni 2000 come bicilindrico a L ad alte prestazioni, inizialmente destinato alle competizioni Superbike. Il nome deriva dall'angolo stretto tra le valvole, progettato per migliorare la combustione e la potenza. Il Testastretta ha alimentato modelli come la Ducati 998 e 1198R, quest’ultima equipaggiata con l’evoluzione stradale da 180 CV a 9.750 giri/min e coppia massima di 134 Nm a 7.750 giri/min. Un motore che ha lasciato un segno indelebile nel mondo delle competizioni, conquistando l'ultimo titolo mondiale Superbike per un bicilindrico Ducati nel 2011, grazie al manico di Carlos Checa. Al di fuori delle piste, il Testastretta è stato adottato su diversi modelli stradali con una versione più “addomesticata,” vale a dire il Testastretta 11°, equipaggiato, tra le tante, dalla Multistrada e dalla Diavel.
Superquadro
Nel 2012, Ducati lancia un nuovo motore, il Superquadro, il cui nome si riferisce al rapporto tra alesaggio e corsa, estremamente superquadro per massimizzare la potenza. Il debutto è avvenuto sulla 1199 Panigale, moto che abbandonava tra le altre cose il tradizionale telaio a traliccio in favore di una struttura monoscocca. Progettato per la pista - sulla Panigale R sviluppava la bellezza di 205 CV a 11.500 giri/min e una coppia di 136 Nm a 10.250 giri/min, il bicilindrico è stato impiegato poi anche su modelli successivi come la 1299 Panigale, che nella sua versione Superleggera poteva arrivare fino a 220 CV con il kit pista. Peccato non sia riuscito a vincere alcun titolo mondiale Superbike, pur ottenendo diverse vittorie in campionati nazionali e internazionali.
Desmosedici Stradale
Con il Desmosedici Stradale, Ducati ha segnato una svolta importante, abbandonando il bicilindrico in favore di un motore V4 derivato dalle competizioni MotoGP. Presentato nel 2018 e montato per la prima volta sulla Ducati Panigale V4, il Desmosedici Stradale da 1.103 cm³ era in grado di sviluppare 210 CV a 13.000 giri/min con una coppia massima di 120 Nm. Una delle sue caratteristiche più innovative è stato l'albero motore controrotante, ideato per migliorare la maneggevolezza riducendo l'effetto giroscopico e contrastando l’impennata in accelerazione. Utilizzato su modelli come la Streetfighter V4 e la Multistrada V4, il Desmosedici Stradale si propose fin da subito come uno dei motori più avanzati mai costruiti da Ducati.