Honda NSR 125 F, altro che Monster: storia della prima vera naked sportiva
La Honda NSR 125 F ruppe gli schemi con una proposta innovativa e vincente. Era agile, leggera, veloce e divertente e, anche se in pochi lo ricordano, arrivò anni prima della Monster, da sempre celebrata come la "prima" naked
Sul finire degli anni Ottanta, quando il mercato delle 125 sportive era in pieno fermento, le case motociclistiche - italiane e nipponiche - si contendevano il predominio proponendo modelli sempre più potenti, tecnicamente sofisticati e rigorosamente carenati. Moto dalle linee aggressive e abbondanti di protezioni aerodinamiche che tuttavia, un po’ per le prestazioni un po’ per i prezzi sempre più alti, iniziarono a mettere in difficoltà gran parte del giovanissimo pubblico a cui erano sostanzialmente rivolte. E così, rendendosene conto, Honda decise di cambiare rotta presentando nel 1988 la NSR una sportiva priva di carena. Fu la prima vera naked ad arrivare sul mercato, anche se pochi se lo ricordano e continuano a celebrare la Ducati Monster, presentata nel 1993, come la "prima" vera naked moderna. Ecco la sua storia "dimenticata".

NSR 125 F: arriva la prima vera naked
Realizzata degli stabilimenti Honda di Atessa e nata come evoluzione della NS 125 F, sportiva carenata che, dopo essere stata il “best seller” del settore faticava ormai a reggere la concorrenza sempre più agguerrita delle altre Case, la NSR 125 F se ne discosta in realtà praticamente sotto ogni aspetto. Il motore è più compatto negli ingombri, i costi di produzione sono infinitamente più bassi e, cosa più importante, l’abbondante carenatura aerodinamica scompare per lasciar spazio al nuovo telaio Alcast. Una moto che, pur non rinunciando alle prestazioni sportive, si dimostra fin da subito “umana” grazie ad una “corretta” posizione in sella che permette il giusto compromesso fra la guida sportiva e quella moderatamente turistica. Costa poco (4.269.000 lire quando esce nel 1987, quasi 1 milione in meno di Cagiva e Gilera), è ben fatta, ha carattere e diverte.
La tecnica
Con la NSR, Honda si mise al lavoro per offrire una soluzione che unisse prestazioni di alto livello, agilità e un design funzionale, senza rinunciare a quell'equilibrio che rendeva ogni componente parte integrante di un insieme armonico.
Il motore da 30 CV
Cuore della NSR 125 F era il monocilindrico verticale 2 tempi raffreddamento a liquido frutto dell’esperienza maturata nei Mondiali GP. Capace di sviluppare ben 30 CV di potenza a 10.200 giri, lanciava la piccola Honda ad una velocità di 160 km/h. Abbinato il carburatore Dell’Orto PHBH 28 con diffusore da 28 mm, il cambio a sei rapporti con frizione multidisco in bagno d’olio. Rispetto a molti motori allora considerati eccellenti (si pensi quelli delle sopracitate Aprilia e Cagiva), che avevano una curva di erogazione piuttosto “appuntita”, il monocilindrico Honda si dimostrò ben più trattabile grazie ad un’erogazione molto più lineare e non così vuoto ai bassi regimi.
La ciclistica
Particolarmente innovativo era il telaio Alcast, soluzione tecnologica che rappresentava un salto di qualità rispetto ai tradizionali telai in tubi. Realizzato in due semigusci in lega d’alluminio contenente il 9% di silicio e sviluppato in collaborazione con Bassano Grimeca, il telaio garantiva una rigidità superiore del 70%. Particolarmente leggero (si passava da 13 kg a soli 6,5 kg) e privo di saldature, permetteva di mantenere un assetto dinamico eccellente, assicurando un inserimento in curva stabile e preciso. Venivano abbinate una forcella teleidraulica Marzocchi con steli da 35 mm ed escursione di 135 davanti e un mono- ammortizzatore - anche lui Marzocchi - regolabile nel precarico molla con escursione ruota 116 mm. Il reparto freni si componeva di un disco Grimeca da 316 mm con pinza anteriore flottante a doppio pistoncino e, dietro, un disco fisso Grimeca da 220 mm con pinza fissa. Infine le ruote, a razze in lega leggera Grimeca nelle dimensioni 2,50-17” davanti 3.00-18” dietro. Il tutto per un peso sulla bilancia di appena 108 kg a secco.
Il Look
Non c’è dubbio che, in termini di design, la NSR 125 F rompesse gli schemi. Il “nude look” della moto, privo di carenature ingombranti, era già di per sè una dichiarazione d’intenti: le linee essenziali esibivano con orgoglio il telaio e il motore, i colori vivaci e gli accostamenti cromatici, scelti con cura, le conferivano carattere “fresco” ed in netto contrasto con le proposte più elaborate e, talvolta, superflue delle concorrenti. Un approccio minimalista, che lasciava spazio alla funzionalità e all’essenzialità, accolto con entusiasmo da un pubblico alla ricerca di una moto “umana”, capace di offrire prestazioni senza rinunciare alla praticità.

I dettagli
Caratteristico il fanale anteriore rettangolare CEV, fissato agli steli della forcella con due staffe che fingono anche da supporto alle frecce anteriori, verniciate nello stesso color magnesio del telaio. Spunta invece dal codino il bellissimo fanalino posteriore, in pezzo unico. Altra “chicca” il gancio appendi-casco con serratura, fissato al lato sinistro del telaietto reggisella, vicino alla maniglia del passeggero.
La strumentazione, ben leggibile grazie ai numeri su fondo bianco, era costituita invece da tachimetro/contachilometri con fondo scala a 180 km/h, contagiri con fondo scala a 13.00 giri e zona rossa che inizia a 12.000 e termometro dell’acqua. Quattro spie di servizio: due per gli indicatori di direzione, folle e luce abbagliante. Assente invece uno strumento, oppure una spia, ad indicare il livello del carburante.
Arriva la R vestita
Presentata al Motor Show di Bologna nel novembre 1988 e in vendita a partire dalla primavera dell’anno seguente, alla F nuda s’affiancò la R vestita. Pur mantenendo la medesima base meccanica quest’ultima si distingueva per l’aggiunta di una carenatura integrale studiata per migliorare la protezione dal vento e conferire al modello un look ancora più sportivo. La “vestizione” della NSR 125 R si caratterizzava per parafanghi anteriore e posteriore rivisitati e, in generale, per il design che richiamava le linee delle NSR 500 impegnate nel Mondiale GP. Una soluzione che, pur offrendo alcuni vantaggi in termini di protezione e areodinamicità, comportò di fatto un lieve aumento del peso e, di conseguenza, una leggera perdita di agilità e velocità. Carenatura a parte, la NSR 125 R è infatti meccanicamente identica alla versione naked, se non per la forcella Marzocchi da 35 mm con una diversa taratura per fronteggiare in staccata l’aumento del peso. Nonostante il calo di prestazioni, la strategia di Honda di offrire due versioni della stessa proposta le consentì di coprire una fascia più ampia di mercato, rispondendo alle diverse esigenze dei piloti e garantendo un successo commerciale che contribuiva a consolidare la reputazione delle 125 Honda.

L’uscita di scena
Nel suo primo anno di commercializzazione, la NSR 125 R veniva proposta al prezzo di 5.180.000 lire, qualcosa in più dei 4.269.000 lire della sorella naked, che rimase in listino come la 125 sportiva più economica sul mercato italiano. L’uscita di scena di entrambi i modelli avviene a cavallo fra il 1992 e il 1993 con l’arrivo della Raiden 125 e della sua versione carenata NSR- R. La prima, caratterizzata da un nuovo telaio in alluminio pressofuso a forma di zeta che manda in pensione il vecchio Alcast, sostituisce la NSR 125 F mantenendo però l’identico look. Pochi mesi dopo la seconda, la cui carenatura si ispira a quella della NR 750 a pistoni ovali, prenderà invece il posto della NSR 125 R.
Una miriade di colori
Si le F che le R furno negli anni proposte in un miriade di colori, tutti (o quasi) sgargianti in pieno stile anni Ottanta/Novanta. Tra le più celebri ricordiamo:
NSR 125 F J (1988): Presentata al Salone del Ciclo e del Motociclo di Milano nel novembre 1987, la versione J era proposta al prezzo di 4.195.000 lire. Veniva offerta in due varianti cromatiche: una combinazione blu/nero con sella blu e l’altra verde/blu con sella verde, entrambe impreziosite da cerchi arancioni.
- NSR 125 F K (1989): a un anno dall’ingresso sul mercato, Honda rinnovava la NSR con aggiornamenti grafici e nuove proposte cromatiche. Le opzioni disponibili erano il bianco/rosso con sella rossa e cerchi bianchi, oppure il bianco/blu con sella e cerchi viola. Con queste modifiche, il prezzo aumentava a 4.269.600 lire.

- NSR 125 R K (1989): svelata al Motorshow di Bologna nel dicembre del 1988 e immessa in vendita dal febbraio dell’anno seguente, la NSR 125 R veniva proposta a 5.180.000 lire franco concessionaria. Le opzioni cromatiche disponibili erano il bianco/blu/rosso e l’argento/nero/rosso.
NSR 125 F L (1990): per la versione del 1990 si interveniva con ritocchi estetici mirati: venivano sostituite le ruote (sempre firmate Grimeca, ma ora a sei razze), aggiornati parafanghi e convogliatori d’aria, accompagnati da nuove ed immancabili combinazioni di colori: una proposta rossa con sella nera e cerchi bianchi e una nera con sella e cerchi verde acqua. Il listino segnava 5.097.000 lire.
- NSR 125 R L (1990): la versione R L presentava nuove soluzioni di colorazione: era possibile scegliere tra il bianco/blu/rosso, caratterizzato da cerchi rossi e sella nera, e il bianco/verde acqua/blu, anch’esso con sella nera e cerchi verde acqua. Il prezzo veniva aggiornato a 5.745.000 lire, e come per la F, venivano montati i nuovi cerchi Grimeca a sei razze.
NSR 125 F M (1991): consueto aggiornamento di grafiche e colorazioni, offrendo due varianti: una versione nero/rosso con sella e cerchi rossi e una nero/turchese, con sella e cerchi nella stessa tonalità.
NSR 125 R M (1991): poche modifiche se non l’introduzione di una nuova combinazione cromatica: il viola/verde acqua/nero con sella verde acqua e cerchi bianchi, che si aggiungeva alle due varianti già presenti nel 1990.
NSR 125 F N (1992): dopo cinque anni di successi, la NSR 125 F veniva sostituita dalla nuova Raiden, con la fine della produzione del modello storico. La versione in commercio nel 1992 si presentava in due nuove colorazioni: una bianco/viola con sella e cerchi viola, che richiamava una variante già proposta nel 1989, e na blu/rosso con sella blu e cerchi rossi.
NSR 125 R N (1992): la versione N, che segnava la chiusura del ciclo produttivo della NSR 125 R, apportava una modifica meccanica: come per la F, venivano sostituiti gli ingranaggi della frizione, passando da denti elicoidali a denti dritti. Venivano introdotte inoltre nuove colorazioni, ispirate in parte al design della CBR900RR Fireblade: una proposta nero/grigio con sella e cerchi neri e un’altra bianco/rosso/blu con sella blu e cerchi neri.
- Accedi o registrati per commentare
- Accedi o registrati per commentare