Moto Guzzi V7 Classic usata: pregi, difetti e prestazioni

È una delle Guzzi più azzeccate degli ultimi anni, elegante e con quel tocco retrò che oggi va tanto di moda, non a caso è anche il modello più venduto della casa di Mandello. 

La prima serie della V7 aggiungeva il nome Classic che in seguito è sparito, ora è quasi d'epoca e le quotazioni sono a portata di mano. 

È una moto snella che permette a tutti di mettere i piedi  a terra con facilità e si guida senza problemi: va bene anche per chi comincia o ha poca esperienza. Il manubrio alto e largo si impugna comodamente, dà subito confidenza e permette di manovrare senza problemi. Su strada è divertente da guidare, abbastanza precisa e mai impegnativa. La frenata è buona, così come la maneggevolezza.

Chi supera il metro e ottanta tocca con le ginocchia i cilindri e si trova a guidare con le gambe un po’ troppo piegate per le pedane vicine alla sella. Il cambio è lento, poco preciso e con un’eccessiva escursione della leva. I due ammortizzatori assorbono male le buche e limitano il comfort: la situazione migliora sostituendoli con pezzi aftermarket di migliore qualità. Il motore trasmette vibrazioni agli alti regimi.

 

● Marmitte
Controllare lo stato degli scarichi, in alcuni casi sono un po’ troppo “sensibili” alla ruggine (come altre parti cromate). La colorazione azzurra vicino ai cilindri invece è normale per questo modello e non dà problemi.
● Tagliandi
Un libretto dei tagliandi completato a dovere è una garanzia: la meccanica Guzzi è semplice, ma non va trascurata.
● Vibrazioni
Le vibrazioni possono allentare alcune viti di fissaggio di fari e frecce o altri particolari “appesi” alla moto.
● Impianto elettrico
Non è a prova di bomba: possibili problemi di ricarica della batteria.
 

V7 Classic
Velocità massima 172,2 km/h
Accelerazione 0-400 15 sec.
Consumo extraurbano 25,8 km/litro
Peso 189 kg
 

V7 Classic
dal 2008 al 2013
da 2.500 a 5.000 euro