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La Ducati Multistrada "brutta": pregi e difetti della prima crossover bolognese

La prima Multistrada non fu un gran successo, la linea era mal riuscita ma sotto c'era una vera Ducati potente e bella da guidare. Come sportiva è quasi comoda, come stradale no

Meglio del suo aspetto

La prima Multstrada è stata subito dimenticata con l'arrivo delle versioni dotate di motore raffreddato a liquido. Il perché è presto detto: la prima 1000/1100 con propulsore raffreddato ad aria aveva una linea sgraziata che faceva passare in secondo piano quanto di buono c'era sotto. I risultati di vendita andarono infatti di pari passo. Oggi però è senza dubbio un buon affare.

Punti di forza

Il bicilindrico Ducati raffreddato ad aria (il famoso “pompone”) è l’ottimo cuore della Multistrada, soprattutto nella versione 1100 (in vendita dal 2007): spinge con vigore già dai medi regimi, ma anche a quelli bassi risulta ben trattabile. Nulla da dire sulla tenuta di strada, sui percorsi tortuosi ci si diverte: telaio e sospensioni fanno il loro dovere. La posizione di guida “rialzata” mette subito a proprio agio il  pilota anche perché pedane, sella e manubrio sono alla giusta distanza. Potente e ben dosabile la frenata.
Image

Il cruscotto ha le classiche linee di 20 anni fa, con tachimetro a lancetta a fondo bianco

Punti deboli

La linea può piacere e non piacere, ma di solito piace poco. Gli scarichi alti scaldano parecchio il fondoschiena del passeggero, che lamenta anche una sella dura e scomoda come quella del pilota. Si può migliorare un po’ la situazione montando la sella in gel (optional), ma non aspettatevi miracoli: questa Ducati non diventerà mai una “poltrona”. La frizione è dura e la protezione del parabrezza non è granché: la Multistrada non è l’ideale per le “tirate” autostradali. La taratura rigida delle sospensioni fa sentire per bene le buche e i pavé: questo difetto si sente meno sulle versioni S, dotate di raffinate sospensioni Öhlins. 

Cosa controllare

● Frizione 
Sulle versioni 1000 è a secco, piuttosto rumorosa (non spaventatevi) e si consuma in fretta. Sulla 1100 è a bagno d’olio e più silenziosa.
● Indicatore benzina 
Poco preciso (per non dire “fantasioso”) sulla versione 1000. Nessun problema sulle versioni 620: non hanno l’indicatore...
● Cuscinetti 
Quelli delle ruote si consumano in fretta: controllate che non ci siano “giochi” sospetti.
● Transponder 
L’antifurto elettronico è dotato di transponder. Attenti: insieme alla chiave vi devono dare la “card” che permette di riprogrammare l’antifurto e ottenere una nuova chiave se smarrite l’originale. 

Prestazioni

Multistrada 1000 DS
Velocità massima: 214 km/h
Accelerazione: 0-400 12,3 sec.
Consumo extraurbano: 19,1 km/litro
Peso: 207,5 kg

Multistrada 1100
Velocità massima: 210 km/h
Accelerazione: 0-400 12,7 sec.
Consumo extraurbano: 29,7 km/litro
Peso 204 kg
Quotazioni medie
Da 2.000 a 4.500 euro

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Marco Spinelli
Sab, 03/08/2014 - 11:50
Io ho acquistato recentemente la versione 620 dark, che mi ha decisamente stupito per la sua praticità (essendo la prima moto temevo un impatto molto più forte!). Il prezzo era quello indicato e consigliato qui, i difetti... a me la linea piace, è molto "particolare" con quell'unico grande occhio davanti, ma per quanto riguarda la sella credo proprio che seguirò il consiglio della sella in gel... La consiglio a chi, come me, ha poca esperienza ma tanta voglia di una "rossa" bolognese un po' più touring.
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ulisse4791
Sab, 03/22/2014 - 10:52
....ora ho la certezza. Una moto dalla linea orribile e dall'affidabilità fantasiosa. non amo le ducati ma questa raggiumge proprio l'ultimo posto.
dodia
Dom, 01/25/2015 - 10:25
È unica nel suo genere, come tutte le Ducati ha le sue caratteristiche, ma la sensazione del Ducati multi la provi solo sulla prima serie , difetti ? Più di una giapponese ma per certe caratteristiche si deve rinunciare a qualche cosa . Ho avuto 4 jap prima di questa e più di 600.000 km percorsi e se volete carattere lei è quella giusta.