Yamaha YZF-R7, per i più "esigenti" c'è il kit (da pista) GYTR
La nuova YZF-R7 arriverà a breve nelle concessionarie Yamaha. Seppur considerata perfetta per i piloti in cerca di una via di mezzo tra le 250 e le 1.000, in molti hanno avanzato qualche perplessità riguardo prestazioni e sportività: a loro Yamaha risponde con il kit GYTR dedicato. Ecco cosa comprende
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Genuine Yamaha Technology Racing
In arrivo nelle concessionarie Yamaha (ormai è questione di giorni), la nuova YZF-R7 verrà a breve affiancata da una versione più performante impreziosita con kit GYTR. Acronimo di Genuine Yamaha Technology Racing, il pacchetto punta ad aumentarne le prestazioni sia dal punto di vista ciclistico che elettronico, per renderla una moto adatta all’uso in pista. In particolare, ci saranno un nuovo monoammortizzatore e nuove cartucce forcella Öhlins, uno scarico completo firmato Akrapovic con tanto di centralina dedicata con cablaggio racing, semimanubri posizionati sotto la piastra forcella, pedane fisse, protezioni freno e carter motore ed una carenatura in vibra di vetro, quindi più leggera, più aerodinamica e più “sportiva”, cioè privata di tutte le aperture per fari e e frecce. Non ne conosciamo, per il momento, il prezzo, che dovrebbe comunque essere comunicato a breve. In ogni caso, tutti i singoli componenti del kit sono già disponibili sullo shop del sito Yamaha.
YZF-R7: potente quanto basta
Pensata per colmare il vuoto lasciato dalla mitica R6, uscita di produzione a causa dell’Euro 5, la nuova Yamaha R7, lo ricordiamo, sfrutta come base quella della sorella naked MT-07. A spingerla ci pensa il bicilindrico CP2 da 689 cm3 da 73,4 cv (54 kW) di potenza a 8.750 giri e 67 Nm di coppia a 6.500 giri. Numeri forse non all’altezza della più sportiva R6, ma che, considerati anche i 188 kg in ordine di marcia, si dimostrano più che sufficienti per accontentare i giovani piloti in cerca di un modello più performante delle piccole 250 ma non ancora pronti all’esuberanza di una mille. A livello ciclistico segnaliamo invece il telaio a diamante in acciaio con piastre in alluminio abbinato - nella versione “base”, cioè senza kit GYTR - ad una forcella Kyb da 41 mm completamente regolabilecon una escursione utile di 90 mm e ad un mono con corsa utile di 130 mm. Ricca la strumentazione, che comprende display a LCD con due contachilometri parziali, consumo istantaneo e medio, rapporto inserito, livello carburante temperatura aria/liquido. Il prezzo è di 8.999 euro.
YZF-R7: potente quanto basta
Pensata per colmare il vuoto lasciato dalla mitica R6, uscita di produzione a causa dell’Euro 5, la nuova Yamaha R7, lo ricordiamo, sfrutta come base quella della sorella naked MT-07. A spingerla ci pensa il bicilindrico CP2 da 689 cm3 da 73,4 cv (54 kW) di potenza a 8.750 giri e 67 Nm di coppia a 6.500 giri. Numeri forse non all’altezza della più sportiva R6, ma che, considerati anche i 188 kg in ordine di marcia, si dimostrano più che sufficienti per accontentare i giovani piloti in cerca di un modello più performante delle piccole 250 ma non ancora pronti all’esuberanza di una mille. A livello ciclistico segnaliamo invece il telaio a diamante in acciaio con piastre in alluminio abbinato - nella versione “base”, cioè senza kit GYTR - ad una forcella Kyb da 41 mm completamente regolabilecon una escursione utile di 90 mm e ad un mono con corsa utile di 130 mm. Ricca la strumentazione, che comprende display a LCD con due contachilometri parziali, consumo istantaneo e medio, rapporto inserito, livello carburante temperatura aria/liquido. Il prezzo è di 8.999 euro.
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