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Witteveen: il problema di Ducati è la troppa originalità

Per Jan Witteveen, storico responsabile di Aprilia Racing ai tempi di Beggio, il problema di Ducati e Rossi sta nell'originalità della rossa e nel regolamento della MotoGP che costringe tutti a uniformarsi a un "pensiero unico". La noia è assicurata...

È un mondo sempre più "mono"

La Ducati in queste ultime stagioni ha alternato prestazioni eccellenti a crisi di risultati. Con la partenza di Stoner e l'arrivo di Valentino Rossi, i problemi della rossa di Borgo Panigale si sono accentuati ancora di più. Per Jan Witteveen, storico direttore del reparto corse Aprilia, intervistato da Alice Margaria, le cause della crisi Ducati sono il risultato di un unico grande problema: la diversità tecnologica della moto di Borgo Panigale. Dalla distribuzione desmodromica alla soluzione "anacronistica" del telaio a traliccio, seguita poi dal "motore portante" e dall'ultimo doppio trave in alluminio, la Desmosedici è sempre stata una moto atipica, almeno rispetto alle concorrenti giapponesi. In una MotoGP sempre più uniformata, dove le regole costringono le moto a essere sempre più simili tra loro per contenere i costi  (monogomma, capaità del serbatoio, parte della componentistica), la "diversità" di Ducati rischia di essere più un problema che un valore aggiunto: "Oramai è tutto ‘mono’, a partire dal fornitore degli pneumatici, o l’utilizzo dello stesso tipo di sospensione… Oggi come oggi non si possono più portare avanti soluzioni tecniche davvero diverse rispetto a quelle che già ci sono perché non sarebbero sostenute dal resto della moto e non funzionerebbero. E questo è il rischio che sta correndo la Ducati, una moto diversa da tutte le altre ma che avrebbe dovuto avere uno sviluppo specifico. Oggi questo Ducati non lo può più fare e allora deve fare l’inverso, cioè fare una moto adeguandosi al regolamento per competere: la Ducati si allontana sempre più da com’era all’origine e piano piano si avvicina alle altre per avere un rendimento simile".


 

Prima c'erano gomme "dedicate"

Witteveen analizza anche la questione pneumatici, vero e proprio cruccio di Valentino (leggi qui): "Con l'arrivo del monogomma, i costruttori sono costretti a usare questi pneumatici, ma voglio ricordare che quando Ducati vinceva, nel 2007, Bridgestone aveva preparato uno pneumatico specifico apposta per loro. Appiattire il regolamento non è una buona soluzione: una volta le gare erano più interessanti e c’era una competizione vasta, che abbracciava tutti gli aspetti della progettazione".
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malo
Mar, 24/04/2012 - 18:20
witteveen è uno che la sa lunga, quello che è certo e che Ducati ha un bel po' di strada da fare... speriamo bene
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OrsoMarsicano
Mar, 24/04/2012 - 18:22
E meno male che la categoria prototipi è quella con la maggiore innovazione. Dovrebbero lasciare liberi tutti di fare tutto. Bisogna imporre limiti solo per la cilindrata (sicurezza permettendo, ovviamente)!
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sic78
Gio, 26/04/2012 - 10:29
... mi tutti che hanno la verità in tasca!!!!