Torna il gp di Macao, ma ci sono solo 15 iscritti
In questo fine settimana si correrà la celebre road race in Oriente, ma la quarantena obbligatoria di sette giorni ha tenuto lontani tutti i migliori piloti. Per le squadre sarebbe troppo oneroso e il parco partenti sarà di appena 15 moto
Il gran premio motociclistico di Macao ha il fascino delle gare su strada unito al richiamo esotico di una località ben diversa dall'Isola di Man, tanto per citare il punto di riferimento delle road races. In questo fine settimana le moto torneranno a sfrecciare sul tracciato dell'ex colonia portoghese, anche se il parco partenti non è dei più allettanti.
Un momento difficile
L'elenco dei precedenti vincitori include grandi nomi come John McGuinness, Steve Hislop, Ron Haslam, Peter Hickman e persino il vincitore dell'edizione 1988, la leggenda del motomondiale Kevin Schwantz. Purtroppo, il gp di Macao oggi ha ben poco della gloria di quegli anni, e la pausa forzata dovuta al Covid-19 ci ha tolto lo spettacolo della gara tanto nel 2020, quanto nel 2021. Tutt'ora rimangono molte restrizioni, tanto che, per l'evento di quest'anno, i concorrenti e intere squadre saranno costretti a mettersi in quarantena per sette giorni una volta arrivati nella regione. Per molti team, che hanno pagato meccanici e ingegneri, l'idea di farli sedere in un hotel a girarsi i pollici rende il viaggio praticamente un fallimento, anche economico.
L'elenco dei partenti
La mancanza di interesse per l'evento si riflette nella mancanza di molti piloti delle grandi squadre, che hanno rinunciato a una trasferta così onerosa. La start list comprende solo quattro concorrenti britannici: Paul Williams su Suzuki, Robert Hodson su una Kawasaki, Joey Thompson e Matt Stevenson, entrambi su BMW S 1000 RR. Confrontandola con il 2019, i corridori britannici nell'evento sono ben 10 di meno. L'elenco totale degli iscritti per l'evento di quest'anno inoltre è di soli 15 piloti in totale.
Una situazione del genere rende poco entusiasta anche Lee Johnston, che ha debuttato all'evento nel 2012, sarebbe potuto essere uno dei favoriti. "Puoi battere solo chi c'è ovviamente – ha spiegato alla BBC-, ma senza mancare di rispetto a chi partecipa, anche se lo vincessi, sarebbe comunque sempre ricordato come l'anno in cui nessuno è andato". Johnston prosegue spiegando il motivo per cui non ha partecipato quest'anno, affermando che è semplicemente il periodo di quarantena che rende l'iscrizione fuori portata. "Non è davvero fattibile stare via così a lungo. Tutto il personale del nostro team viene pagato, ma farlo per sedersi in una stanza d'albergo per sette giorni prima dell'inizio delle procedure non avrebbe senso". E molto probabile che i sentimenti di Johnston siano condivisi con il resto dei road racer britannici esclusi dall'evento di quest'anno. La speranza è che la cosa possa cambiare per il 2023, quando la storica corsa sarà alla sua 55esima edizione.