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Ducati 1199 Panigale SBK, solo problemi di gioventù?

Carlos Checa e Ayrton Badovini stentano a essere competitivi sulla nuova Panigale. Inizio stagione difficile per la nuova moto di Borgo Panigale che paga qualche difetto di gioventù, i miglioramenti rispetto alla 1198R sembrano esserci, ma manca ancora qualcosa. E domenica c'è Monza

Domenica c'è Monza

La Ducati stenta nel Mondiale Superbike: è un dato di fatto, visti i 29 punti ottenuti da Carlos Checa, il miglior pilota ufficiale, dopo le prime tre gare del 2013. Lo spagnolo è dodicesimo in classifica, staccato dalla vetta di 82 punti. L'anno scorso erano 91, solo uno in meno rispetto all'allora capoclassifica Biaggi (Aprilia), pur con un calendario differente. In più, domenica, c'è in programma il GP di Monza, una pista che con i suoi lunghi rettilinei non è mai stata favorevole alla Ducati. Il rischio che il divario con le Aprilia aumenti è più che concreto. Per cercare di capire il perché di questo inizio di stagione difficile proviamo ad analizzare le tre gare già disputate, riferendoci alle prestazioni di Checa, lo scorso anno miglior ducatista a fine stagione.
 

Phillip Island

Nel 2012, Checa si è qualificato in 1'31"621, a fronte della Superpole conseguita da Sykes (Kawasaki) in 1'31"323. Si è ritirato in gara 1, dopo avere registrato il miglior tempo sul giro con 1'31"950, e ha vinto gara 2 girando in 1'32"846. Nel 2013 ha siglato la Superpole in 1'30"234, ritirandosi in gara 1 dopo pochi giri a causa di un contatto con Melandri (BMW) e non prendendo parte a gara 2. In gara 1 il suo miglior tempo è stato di 1'31"517, inferiore a quelli del 2012.
 

Aragon

Nel 2012, Aragon era l'ottava prova in calendario nel Mondiale, disputata nel weekend a cavallo tra giugno e luglio: più difficile, quindi, fare paragoni, con le gare del 2013. In ogni caso, Checa in prova si è qualificato con 1'58"243, ben peggio del poleman Sykes (1'56"552). In gara 1 ha chiuso terzo, girando in 1'58"954, mentre in gara 2 è stato settimo, con un miglior crono sul giro di 1'59"441. Nel 2013, la qualifica è stata molto simile, con 1'58"326 (pole di Sykes in 1'56"339): gara 1 ha fruttato un settimo posto con un miglior giro in 1'59"648, mentre gara 2 un ottavo, con miglior giro in 2'00"253. Tempi, quindi, più lenti del 2012.


Assen

Nel 2012, gara 1 di Assen si è conclusa sul bagnato. In qualifica, Checa ha siglato un 1'37"156 lontano dalla miglior prestazione (Sykes, 1'35"399); in gara 1 è stato terzo con un miglior tempo sul giro di 1'59"015 - una prestazione ottenuta con condizioni meteo sfavorevoli - e in gara 2 diciassettesimo, con un miglior crono di 1'38"092. Nel 2013, a fronte della pole dello specialista Sykes (1'35"043) è stato due volte decimo in gara: in gara 1, Checa ha girato in 1'37"468 e in gara 2 in 1'37"424. La progressione rispetto al 2012, pertanto, c'è stata, anche se la classifica assoluta è peggiore.
 

Difetti di gioventù

Nel 2012, Carlos Checa disponeva di una 1098R, una moto collaudata e a fine vita agonistica; quest'anno porta al debutto la 1199R, presentata lo scorso anno ma impiegata in gara solo nel 2013. La 1199R, cioè la Panigale, è la prima Ducati ad abbandonare il telaio a traliccio a favore di una soluzione tecnica (il telaio monoscocca ridotto al minimo, con il motore quasi portante) inedita per la Casa di Borgo Panigale: i difetti di gioventù sono inevitabili. La versione Superstock della Panigale, impiegata nelle competizioni già da un anno, per contro è già nel lotto delle migliori. Lo sviluppo che i piloti Checa e Badovini dovranno sobbarcarsi è ancora lungo: in assoluto, le prestazioni della Panigale sono equiparabili a quelle della 1098R dello scorso anno, ma gli avversari sono migliorati parecchio. E, quindi, per adesso la Rossa naviga nelle retrovie.

 
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