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SBK Italia, Petrucci magico in Gara 2 centra anche la terza vittoria

Il ternano ha vinto anche Gara 2 incendiando il pubblico sulle tribune del circuito di Cremona, e gli uomini del team Barni al box. Le difficoltà di inizio stagione sono solo un ricordo

Con un’altra cavalcata solitaria Danilo Petrucci ha portato a casa il terzo successo del round Italia, dopo le vittorie in Gara 1 e Superpole Race. Ha vinto anche Gara 2 incendiando il pubblico sulle tribune del circuito di Cremona, e gli uomini del team Barni al box. Le difficoltà di inizio stagione sono solo un ricordo, il ternano ha trovato la quadratura del cerchio– cioè la messa a punto ideale – e padroneggia la Ducati Panigale V4 come nessun altro. Va forte ed è amatissimo dal pubblico, a San Martino del Lago le tribune stipate erano tutte per lui. È stato un weekend indimenticabile che per giunta gli ha permesso di accorciare il notevolmente le distanze da Alex Lowes e Alvaro Bautista nella classifica del Mondiale: Danilo è quinto a quota 255, Lowes quarto a sole 3 lunghezze e lo spagnolo terzo con 31 punti in più. Il podio iridato è a portata di mano, insieme al titolo di “migliore degli indipendenti”, quando alla fine mancano solo tre appuntamenti.

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Tripletta Ducati

È stata anche la grande giornata della Ducati che ha piazzato nuovamente tre moto sul podio: mentre Petrucci viaggiava solitario, alle sue spalle hanno lottato Alvaro Bautista e Nicolò Bulega. A 3 giri dalla fine il campione del mondo, risalito dalla quinta posizione, è passato davanti ed è andato a conquistare la seconda posizione. Lui pure sta cominciando a ritrovare la strada dopo una prima metà di stagione difficilissima. Il box Aruba Ducati ha deciso di non intromettersi nello scontro fra compagni di squadra e Bulega ha concluso al terzo posto, staccato di 1”887. Una sportività che va elogiata, anche se torna sempre in mente il caso di Angeli Nieto che nel 1999, da team manager, in Australia fermò suo figlio per fare guadagnare 1 misero punticino al suo pilota di punta, Emilio Alzamora. A tutti sembrò un’esagerazione ma proprio per quel punto Alzamora vinse il Mondiale contro il nostro Marco Melandri. 

Il distacco da Razgatlıoğlu è di 13 punti

Bulega comunque ha ridotto sensibilmente le distanze dall’assente Toprak Razgatlıoğlu ed ora soltanto 13 punti lo separano dal capoclassifica. A tre round dalla fine un Mondiale che sembrava ormai blindato è riaperto.

Alex Lowes e Garrett Gerloff hanno acceso la lotta alla base del podio e alla fine l’ha spuntata l’americano, poco costante ma spesso tra i primi con la BMW del team Bonovo Action. Del gruppetto che si disputava il quarto posto aveva fatto parte anche Iker Lecuona, poi nella seconda parte di gara ha perso terreno portando comunque al sesto posto una Honda che su questo circuito si è dimostrata competitiva. Dietro di lui Michael van der Mark e il compagno di squadra Xavi Vierge.

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Andrea Locatelli ha concluso nella top ten con il nono posto davanti a Tito Rabat, rivelatosi insospettatamente veloce su questo tracciato; seguono Sam Lowes, Scott Redding, Michael Ruben Rinaldi, Bradley Ray e Markus Reiterberger, occasionale sostituto di Razgatlıoğlu. Alessandro Delbianco, 16º, ha mancato la zona punti per meno di 5” mentre Andrea Iannone si è dovuto ritirare e Axel Bassani è caduto nelle prime fasi di gara.

 

Questi i primi sei di Gara 2 

 

1. Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team)

2. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) +1.023

3. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing – Ducati) +2.910

4. Garrett Gerloff (Bonovo Action BMW) +8.452

5. Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) +8.761

6. Iker Lecuona (Team HRC) +13.397

Giro veloce: Nicolò Bulega, Ducati – 1’29.438

 

Classifica del Campionato

1. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) 365 punti

2. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati) 352

3. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) 283

4. Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) 255

5. Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) 252

6. Andrea Locatelli (Pata Prometeon Yamaha) 184

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