SBK – Denning su Rea: “Non abbiamo centrato gli obiettivi che volevamo”
SBK news – L’inizio del matrimonio tra Jonathan Rea e Yamaha è stato piuttosto complicato, con il nord-irlandese che al momento ha raccolto come miglior risultato appena un ottavo posto. Ecco cosa ne pensa il capo del team Paul Denning
Rea e Yamaha: quante difficoltà
Nelle sei gare disputate finora con Yamaha Jonathan Rea è andato a punti, intorno alla top 10, solo tre volte. Il suo miglior risultato finora è stato l’ottavo posto firmato in Gara2 a Barcellona e ha raccolto così appena 8 punti iridati. Non è stato decisamente l’inizio sperato con la Casa di Iwata, che ha scelto dopo aver salutato Kawasaki, e dopo i primi due round Paul Denning, capo della squadra, ha raccontato al sito ufficiale SBK: “L’inizio del percorso tra Jonathan e Yamaha è stato positivo in termini di sua integrazione nel team, di clima di lavoro e di come sono andate le cose per lui nei test ma purtroppo i primi due weekend di gara sono stati estremamente deludenti. C’è stata una combinazione di fattori, alcuni dei quali ovvi da vedere come le cadute ma anche fattori che non si sono visti e che hanno condizionato le sue prestazioni in modo piuttosto significativo”.
Vedere il sei volte iridato così indietro è stato alquanto surreale e Denning ha ammesso: “Non abbiamo centrato nulla di quello che volevamo raggiungere, ma tra gli aspetti positivi c’è il fatto che lui fisicamente è in forma ed è molto motivato. Abbiamo almeno due anni per ottenere ciò che vogliamo ottenere ma considerando tutti i successi che ha conquistato non vorrà attendere troppo a lungo prima di lottare per il podio Speriamo di essere messi bene per iniziare a farlo ad Assen”.
"L'adattamento è più complicato di quello che avrebbe potuto essere"
Ora bisogna guardare avanti e soprattutto restare uniti: “La motivazione è la stessa di sempre e cioè è elevatissima. Quando hai queste difficoltà il pericolo è quello di fare cose sbagliate. Il segreto sta nel valutare attentamente e razionalmente i problemi, assicurandosi di fare le cose giuste per indirizzare nel verso giusto tutto quanto. Quando le cose non vanno nel verso giusto è difficile dato che uno può voler fare di più e poi finisce che crea più problemi di quelli che risolve”.
E Rea dal canto suo ha davanti a sé una sfida importante, dopo aver passato gli ultimi nove anni sulla Ninja: “Ovviamente deve adattarsi alla situazione di gara ma non dobbiamo dimenticarci che ha guidato la stessa moto e ha fatto parte dello stesso team per tanto tempo. L’adattamento forse è un po’ più complicato di quello che avrebbe potuto essere. Penso che a breve inizierà ad avere la confidenza per cominciare ad avere fiducia nella moto e per avere quel po’ in più di prestazione per iniziare a lottare per il podio”.