Per Rossi Hayden è un punto di riferimento

Hayden in palla, nonostante l'infortunio

La tre giorni di test a Jerez ha detto che al momento la Ducati GP12 resta a circa un secondo dalla Honda di Casey Stoner. Un risultato dovuto  ad alcune scelte sbagliate fatte a Sepang e ai pochi chilometri percorsi da una moto tutta nuova. Quel che stupisce però è che Valentino abbia dichiarato che "al momento" il pilota di riferimento è il suo compagno di squadra, nonostante sia lui, quasi "per definizione", la prima guida del Team Ducati: "il nostro obiettivo è quello di avvicinarci alle sue prestazioni. Al momento è lui il nostro punto di riferimento". Le prestazioni dell'americano sono ancora più importanti perché Nicky è uscito da poco da un grave infortunio alla spalla,  per lui l'appuntamento di Jerez ha significato la prima vera "presa di contatto" con la GP12.

Il problema? L'inserimento in curva

Per Rossi, comunque il problema più grave della GP12 sta nella difficoltà nel farla "entrare" in curva. In pratica Valentino "non sente" l'anteriore, problema che non gli permette di forzare come vorrebbe. Altri difetti come la risposta brutale del motore in uscita di curva, passano in secondo piano: "non andiamo bene in ingresso curva. Perdo tempo nelle curve rapide perché non riesco a entrare in maniera aggressiva, non riesco a caricare l'anteriore e questo non mi dà fiducia. La posizione in sella è ancora troppo arretrata, ma andiamo avanti con quello che abbiamo".
In più, questo problema si accentua man mano che le gomme si usurano. Infatti Valentino sebbene si sia detto soddisfatto del sesto tempo complessivo ottenuto a Jerez con coperture morbide, teme il comportamento della GP12 in gara, dove il rischio di un "calo netto di prestazioni" da metà gara in avanti è più concreto. Insomma, i problemi sono tanti e la prima gara è in programma tra pochi giorni. Come uscirne? Chiedere a Nicky Hayden...