Roadster Cup, in pista scendono le "nude"
Nata nel 2007, sull’onda del successo delle gare per moto naked in terra francese, la Roadster Cup organizzata dal GMC di Roma si è ritagliata in pochi anni uno spazio importante nella Velocità Italiana. Dal neofita allo smaliziato, trovano tutti la loro dimensione in un trofeo che vanta un regolamento piuttosto libero e che si corre con moto divertenti e facili da guidare.
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Pista
Una sfida tra "filosofie" differenti
Ducati, Aprilia, KTM, Bimota, Triumph, Guzzi, MV Agusta, Kawasaki e non solo. Tutte rigorosamente scarenate, tutte prodotte dal 1998 in avanti e tutte pronte a darsi battaglia l’una contro l’altra. Schierate sulle griglie di partenza dei circuiti italiani fanno un certo effetto, perché siamo stati abituati a vederle sempre tutte uguali, ogni modello protagonista di un proprio monomarca e mai in “lotta” tra Case diverse. Invece qui se la giocano a viso aperto. Ognuna ha la sua particolarità e in azione, forse per la posizione di guida comoda e l’assenza delle plastiche della carena, se ne riconoscono pregi e difetti: c’è la più agile nel misto, la più efficace in frenata, quella con il telaio più stabile e la più potente di tutte.
Il motore si elabora con il kit della casa
Il regolamento non lascia spazio ad interpretazioni: il telaio deve rimanere originale, così come la forcella (possibile variare la taratura) mentre l’ammortizzatore posteriore più essere sostituito ed è consentito l’utilizzo dell’ammortizzatore di sterzo. Per quanto riguarda l'impianto frenante c’è libertà d’intervento per pinze, dischi, pompe e tubi. Frizione e scarico sono liberi come pure catena corona e corona. Per quanto riguarda il propulsore, è possibile sostituire la guarnizione della testata mentre alle voce alberi a camme, pistoni, bielle, albero e cilindri si possono utilizzare i kit racing forniti dalle rispettive Case.
Costi e materiali
Iscriversi alla Roadster Cup costa 3.000 euro, le tasse d’iscrizione per ogni singola gara variano da 200 a 300 euro e chi vuole partecipare come wild card deve versarne 350. Nella quota, oltre a due turni di prove libere per ogni tappa, è compreso un kit in materiale tecnico formato da un cavalletto posteriore, olio e spray catena Castrol, flacone trattamento motore Metabond, una pinna paracatena e un buono sconto Motospecial, in più è previsto un gadget Metzeler, un omaggio più buono sconto Berik e una maglia del Trofeo. Premi in prodotti sono previsti anche per i primi classificati della classifica assoluta mentre ai detentori dei podi di tappa andranno coppe e targhe.
I numeri e i protagonisti del 2011
L’anno scorso sono stati più di 20 gli iscritti in pianta stabile alla Roadster Cup. Nella categoria Air ha vinto Alex Zazzaro su Bimota mentre Marta Leoni si è imposta nella Step 1 con la Suzuki GSR e Nicola Ruggiero si è laureato campione della Step 2 su MV Agusta. Quest’anno, oltre alla Assoluta, le classifiche speciali saranno 4: Fino a 750 cm3, Oltre 750 cm3, Road Air per i mezzi raffreddati ad aria e RC Cup riservata alle Classic come ad esempio Triumph Thruxton, Guzzi V7, e Kawasaki W650 e 800.
Cinque gare tra cui il Mugello
Il trofeo, che adotta la regola monogomma Metzeler, scatterà a stagione inoltrata: si partirà il 6 maggio a Magione, poi il 20 maggio ecco il Mugello e il 22 luglio la prima di Vallelunga. Prima delle vacanze, il 5 agosto si correrà a Misano per tornare poi a Vallelunga il 9 settembre per il gran finale
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