Addio SuperSic
Travolto da Edwards e Rossi
Ore 16.56 di Sepang, le 10.56 italiane: l'ultima caduta della vita Marco Simoncelli (il numero 58) è immortalata nel drammatico scatto qui sopra. L'incubo peggiore diventa realtà e un anno dopo la morte di Tomizawa il Motomondiale è di nuovo in lutto. Quello di Sepang doveva essere un tranquillo weekend per la MotoGP, col titolo iridato già nelle mani di Casey Stoner e una gara che si annunciava combattuta per la corsa al secondo posto nella classifica mondiale.E invece è durato tutto poco più di un giro: alla seconda tornata, SuperSic scivola, la sua moto impatta con quella dell'accorrente Colin Edwards e anche Valentino Rossi viene coinvolto ma il Dottore finisce sull'erba, rimanendo in sella. Anche Edwards si rialza ma Simoncelli no: il corpo del 24enne centauro romagnolo rimane immobile a terra, la testa scoperta perché il casco è volato via nell'impatto. La gara viene subito sospesa, ma qualcosa non va. I volti dei piloti sono tirati, la fidanzata di Simoncelli, Kate, è in lacrime mentre il padre scuote il capo. Dall'alto arriva anche un elicottero, altro brutto segno, anche se dalla clinica mobile non filtra niente. Nel frattempo la Dorna, organizzatore dell'evento, decide di cancellare la gara e che la situazione sia disperata lo conferma il dottor Marco Russo: "È arrivato in arresto cardiorespiratorio, c'era un segno di gomma sul collo, stanno cercando di rianimarlo, speriamo". Ma la speranza lascia presto spazio alla disperazione: Simoncelli non ce la fa.
SuperSic, più di una promessa
Nato a Cattolica il 20 gennaio 1987, Marco Simoncelli sale in sella a 7 anni con le minimoto e cinque anni dopo è campione italiano. SuperSic, questo il soprannome derivato dalla sigla con la quale veniva identificato nelle classifiche, si conferma anche a livello europeo tanto da conquistare il titolo continentale nel 2002 in classe 125 e lo stesso anno debutta nel Motomondiale, nel Gran Premio della Repubblica Ceca, in sella all'Aprilia CWF-Matteoni Racing. Per lui quell'anno sei gare e tre punti raccolti. In 125 Simoncelli resta per altre tre stagioni: nel 2003 colleziona 31 punti senza mai salire sul podio mentre l'anno dopo ottiene il suo primo e unico successo nel Gp di Spagna; nel 2005 la sua miglior annata col bis in Spagna, un secondo posto in Catalogna e quattro terzi posti tra Germania, Repubblica Ceca, Qatar e Australia. Simoncelli chiude quell'anno al quinto posto della classifica generale e nel 2006 passa alla 250, alla guida della Gilera RSV. Le prime due stagioni sono difficili, SuperSic non riesce mai a finire tra i primi tre anche se raccoglie 92 e poi 97 punti che in entrambe le stagioni gli valgono il decimo posto finale. L'exploit arriva nel 2008. SuperSic riesce finalmente a mettere in mostra tutto il suo talento: sei vittorie, tre secondi posti e tre terzi posti, 281 punti complessivi e titolo mondiale. Nel 2009 Simoncelli non riesce a ripetersi e nonostante altri sei successi chiude la stagione al terzo posto.
Da due anni in MotoGP
Nel 2010 arriva però il salto in MotoGP col team San Carlo Honda Gresini, dove affianca Marco Melandri. Il centauro romagnolo riesce a ottenere come miglior piazzamento un quarto posto in Portogallo e chiude il Mondiale ottavo, con 125 punti. Confermato, in questa stagione sale sul podio a Brno, dove chiude terzo, mentre appena una settimana fa, a Phillip Island, è secondo.