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Mondiale SuperMoto 2015, a Ottobiano domina Chareyre

Ad Ottabiano ancora si percepisce l’adrenalina portata dai piloti del mondiale supermotard che nel fine settimana appena terminato si sono sfidati nella seconda gara stagionale, dominata fina dai primi giri di prove libere fino al traguardo di gara due da uno stratosferico Thomas Chareyre.
Chareyre domina
Il francese della Tm ha dominato tutto il weekend. Giusto per non lasciare sperenze conquista il  secondo turno di prove libere del venerdì, ottiene il miglior tempo della Super Chrono, firma un tempo stratosferico anche nel Warm Up e vince entrambe le manche ottenendo una più che meritata leadership in classifica. 
Lo spegnersi del semaforo di gara 1 vede Chareyre prendere immediatamente il comando, volando in solitaria fino al traguardo con un distacco di circa sette secondi da Pavel Kejmar,  che conclude gara 1 sul secondo gradino del podio dopo la partenza dalla terza casella. Hermunen che invece aveva ottenuto il secondo miglior tempo nelle qualifiche, perde alcune posizioni durante l’inseguimento al compagno di marca, terminando quinto, dietro a Hollbacher e a Lazzarini, mai in gara per la vittoria.
Andrea Occhini mantiene la sua posizione di partenza fino alla fine, concludendo sesto, davanti a Kingelin, Vermulen, Ravaglia ed Elia Sammartin che chiude la Top 10.
La seconda gara è decisamente più combattuta, infatti a tagliare per primo la curva dopo la griglia di partenza è un indemoniato Mauno Hermunen, seguido dall’ Husqvarna di Kejmar attaccata da subito da Chareyre che non aspetta molto per portarsi dietro alla TM del fillandese con un sorpasso in staccata. Pochi minuti dopo, sullo sterrato, il campione del mondo in carica attacca anche Hermunen, il quale si fa passare anche da Kejmar. Il motardista ceco però sente la pressione della TM alla sue spalle e scivola lasciando via libera a Hermunen e Lazzarini.
Thomas prende ritmo, vince gara due e conquista la testa della classifica, mentre Hermunen, che conclude secondo davanti a Lazzarini, si vede distaccare per due punti da Kejmar rimasto quarto in gara 2.
Hollbacher termina la corsa solamente sesto, dietro a Vermuelen ma davanti agli altri sei italiani del mondiale supermoto con Monticelli e Ravaglia a chiudere la cerchia dei primi 10 sui 16 piloti presenti. 
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