Mercato Superbike: Redding ha innescato il domino, Honda spiazzata
L'inglese ha firmato con BMW, Ducati ha trovato l'accordo con Bautista per un clamoroso ritorno. I giapponesi rimangono senza la prima guida, ma non hanno una moto competitiva da offrire. Chaz Davies e Dominque Aegerter sono due buoni candidati a guidare le CBR1000RR-R
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Il mercato della superbike è in pieno fermento, dopo che Scott Redding ha firmato per BMW, dando il via al valzer delle selle. I movimenti, anche importanti, non mancano, a cominciare dal ritorno di Alvaro Bautista in Ducati. Andiamo allora a vederli nel dettaglio.
Tempismo imperfetto
Redding lascia la Ducati e sceglie il progetto dei bavaresi: si dice che il cambio sia in parte motivato dall'offerta economica, in parte dalle difficoltà che Scott ha incontrato a far lavorare al meglio le gomme sulla Panigale V4R in virtù della sua stazza. Non si comprende come la moto dell'elica possa essere meglio in questo senso, tralasciando il fatto che, proprio a Navarra, il 45 sembrava volasse, centrando due vittorie e un secondo posto che hanno fatto un po' dimenticare le difficoltà di adattamento. A ogni modo la strada del rinnovamento a questo punto è obbligata, con Bautista ben contento di lasciare Honda dopo due anni da incubo. Bau Bau comunque è sicuramente di taglia più consona alla Panigale V4R e per quello che si è visto nella prima parte del 2019, il feeling uomo/moto dovrebbe essere più che buono. Manca ancora l'annuncio ufficiale a ogni modo, che tutti si aspettavano domenica.
Effetto domino
A questo punto è Honda che rimane scoperta, con una sella disponibile e la seconda – quella di Leon Haslam- che si sarebbe voluto liberare. A questo punto bisognerà però aspettare di avere delle alternative valide: la prima è rappresentata da Chaz Davies, la cui avventura con Ducati pare ormai agli sgoccioli come risultati e feeling. Leon Camier, manager di HRC per la superbike, è un grande amico del gallese e in questo senso un accordo dovrebbe essere possibile con qualche facilitazione. Per la seconda moto un candidato caldo sui taccuini è quello di Dominique Aegerter, che sta dominando il campionato supersport, è sufficientemente giovane e non dovrebbe avere grandi pretese.
Gli altri movimenti
BMW ha sistemato Redding nel box con Michael Van der Mark, nonostante Tom Sykes abbia fatto meglio a livello di risultati, ma si sta adoperando per una moto “ufficiale” nel team Bonovo come ripiego di lusso da affidare all'ex pilota Kawasaki. Insieme al campione del mondo 2013 dovrebbe esserci Jonas Folger, che sta dando timidi segnali di ripresa. Chi continua a vivere una crisi che sembra senza uscita è invece Tito Rabat, e in Barni non hanno fatto mistero che piacerebbe avere Danilo Petrucci. Possibile? Molto dipenderà anche dalla moto eventualmente a disposizione del ternano, ma in Ducati faranno il possibile per rimpinguare una line up di piloti che non dà garanzie assolute in ottica 2022: Michael Ruben Rinaldi funziona a sprazzi, Axel Bassani è veloce ma ancora acerbo, e un rider esperto come Petrucci al fianco di Bautista potrebbe sicuramente fare comodo.
Tempismo imperfetto
Redding lascia la Ducati e sceglie il progetto dei bavaresi: si dice che il cambio sia in parte motivato dall'offerta economica, in parte dalle difficoltà che Scott ha incontrato a far lavorare al meglio le gomme sulla Panigale V4R in virtù della sua stazza. Non si comprende come la moto dell'elica possa essere meglio in questo senso, tralasciando il fatto che, proprio a Navarra, il 45 sembrava volasse, centrando due vittorie e un secondo posto che hanno fatto un po' dimenticare le difficoltà di adattamento. A ogni modo la strada del rinnovamento a questo punto è obbligata, con Bautista ben contento di lasciare Honda dopo due anni da incubo. Bau Bau comunque è sicuramente di taglia più consona alla Panigale V4R e per quello che si è visto nella prima parte del 2019, il feeling uomo/moto dovrebbe essere più che buono. Manca ancora l'annuncio ufficiale a ogni modo, che tutti si aspettavano domenica.
Effetto domino
A questo punto è Honda che rimane scoperta, con una sella disponibile e la seconda – quella di Leon Haslam- che si sarebbe voluto liberare. A questo punto bisognerà però aspettare di avere delle alternative valide: la prima è rappresentata da Chaz Davies, la cui avventura con Ducati pare ormai agli sgoccioli come risultati e feeling. Leon Camier, manager di HRC per la superbike, è un grande amico del gallese e in questo senso un accordo dovrebbe essere possibile con qualche facilitazione. Per la seconda moto un candidato caldo sui taccuini è quello di Dominique Aegerter, che sta dominando il campionato supersport, è sufficientemente giovane e non dovrebbe avere grandi pretese.
Gli altri movimenti
BMW ha sistemato Redding nel box con Michael Van der Mark, nonostante Tom Sykes abbia fatto meglio a livello di risultati, ma si sta adoperando per una moto “ufficiale” nel team Bonovo come ripiego di lusso da affidare all'ex pilota Kawasaki. Insieme al campione del mondo 2013 dovrebbe esserci Jonas Folger, che sta dando timidi segnali di ripresa. Chi continua a vivere una crisi che sembra senza uscita è invece Tito Rabat, e in Barni non hanno fatto mistero che piacerebbe avere Danilo Petrucci. Possibile? Molto dipenderà anche dalla moto eventualmente a disposizione del ternano, ma in Ducati faranno il possibile per rimpinguare una line up di piloti che non dà garanzie assolute in ottica 2022: Michael Ruben Rinaldi funziona a sprazzi, Axel Bassani è veloce ma ancora acerbo, e un rider esperto come Petrucci al fianco di Bautista potrebbe sicuramente fare comodo.
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