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Gobmeier: "Nessuno ha capito il DNA Ducati"

Gobmeier ricomincia da dove Filippo Preziosi e Valentino Rossi hanno fallito. Il nuovo direttore Ducati per la MotoGP fa un discorso sul difficile rapporto dei piloti con il DNA della Desmosedici, ma non si capisce a chi dia la colpa.

Il nuovo direttore parla dei vecchi piloti

Bernhard Gobmeier è il nuovo direttore di Ducati Corse, l'uomo scelto per riportare la casa bolognese ai fasti del 2007 e dimenticare gli anni appena passati e gli investimenti andati "a vuoto" con Valentino Rossi. Il 2013 comincia con i test di Sepang che non sembrano migliorare la situazione, che secondo il tedesco è dovuta ad una caratteristica genetica che certi tipi di piloti faticano ad assimilare: “Credo che in Ducati siano convinti che Valentino sia uno dei più grandi piloti di sempre. Ma penso che sia anche una vittima del DNA della Ducati. Il DNA non è cambiato troppo dal 2007 al 2012. La moto è migliorata ma i piloti come Marco Melandri e Valentino Rossi, che sono molto sensibili, si aspettavano una certa reazione di ciò che la moto dovrebbe fare. Così, quando non hanno ottenuto quella reazione sono andati in confusione. Il modo in cui hanno interagito con la moto semplicemente non ha prodotto risultati. Io credo che Valentino Rossi, da un punto di vista della sensibilità proveniva da un’ottima Yamaha, ha avuto qualche problema perché la moto ha reagito in modo completamente diverso da quello a cui era abituato. Questi ragazzi hanno imparato a cavalcare le moto quando erano bambini. Non guidano con il cervello, ma è un istinto naturale. Loro si basano sui riflessi e se si dà loro un input che è un pò strano, il loro istinto naturale non è abituato e devono pensare a cosa fare. E una volta che devono pensarci sono già più lenti, perché non gli è venuto in modo naturale”. Un discorso criptico, non si capisce bene se il nuovo direttore voglia dare la colpa ai piloti o alla moto (o a entrambi..).
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