Dakar: Falcon non ce l’ha fatta. Era caduto nella seconda tappa

Carles Falcon, motociclista catalano in gara nella Dakar, ha cessato di vivere otto giorni dopo la caduta di cui era stato vittima al km 448 della seconda tappa, quella che ha portato i concorrenti da Al Henakiyah ad Al Duwadimi. Era stato subito soccorso dal portoghese Alexandre Azinhais il quale aveva eseguito manovre di rianimazione per 15 minuti, in attesa dei soccorsi, ma è stato tutto inutile. Troppo gravi I danni al cervello causati dalla mancanza di ossigeno a seguito dell’arresto cardio respiratorio. Nell’impatto sulle rocce Falcon aveva riportato un trauma cranico con edema cerebrale, la frattura della vertebra cervicale C2 e un arresto cardiorespiratorio; rianimato sul posto, poi era stato trasportato in elicottero ad Al Duwadimi e successivamente all’ospedale di Riad, dove erano state riscontrate anche le fratture di cinque costole, del polso sinistro e di una clavicola. Sarebbe stato necessario un intervento chirurgico per la frattura vertebrale, ma l’edema cerebrale non lo consentiva e tre giorni fa i medici di Riad avevano autorizzato il trasferimento di Falcon in Spagna.

L'annuncio del team

Lunedì scorso, 15 gennaio, è stato il team TwinTrail che lui stesso aveva fondato a dare la notizia della morte. Il comunicato recita: “Carles ci ha lasciato. I medici hanno confermato che il danno neurologico provocato dall’arresto cardio-respiratorio avvenuto al momento dell’incidente era irreversibile. Carles era una persona sorridente, sempre attiva, che amava con passione quello che faceva, soprattutto in moto. Ci ha lasciati facendo quello che sognava, correre la Dakar. Si divertiva, era felice in moto. Dobbiamo ricordarlo per il suo sorriso e per la felicità che ha suscitato in tutti”.

Era alla sua seconda presenza nel rally più famoso del mondo. La prima era stata nel 2022 ed era riuscito a portarlo a termine. Catalano di Tarragona, Carles Falcon aveva 45 anni ed era il fondatore di un’azienda informatica che aveva dato il nome al team; in squadra con lui gareggiava Isaac Feliù.

"Alla sua famiglia, ai suoi cari, l'organizzazione e i concorrenti della Dakar presentano le loro più sincere condoglianze" ha comunicato l’organizzatore del rally, Amaury Sport Organization.

Lo sfortunato pilota spagnolo è la 78ª vittima dello storico rally raid, che si corre dal 1979 ed è giunto alla 46ª edizione. Di queste, 23 erano motociclisti.