Dakar ottava tappa, che manetta i fratelli Benavides!
Ricky Brabec aveva preso il controllo della situazione nella prima fase della gara, poi è scivolato in sesta posizione e la vittoria è andata a Kevin Benavides seguito dal fratello Luciano. L'americano domani partirà così in una posizione favorevole e potrà seguire le tracce dei rivali che lo precedono
Più che la tappa di un rally, l’ottava giornata della Dakar è stata un Gran Premio del deserto tiratissimo e combattuto. 678 km da Al Duwadimi ad Hail, suddivisi in due tratti cronometrati per un totale di 458 km, il primo ancora con molta sabbia, il secondo veloce e su terreno pietroso, ai quali si sono aggiunti 220 km di trasferimenti.
Brabec va forte, ma poi pensa alla tattica
Era stato il leader provvisorio della classifica generale, Ricky Brabec, a prendere il controllo della situazione nella prima fase e si era presentato all’arrivo della prima speciale con un vantaggio superiore al minuto; sembrava avere resistito anche nella seconda, invece tutto si è giocato negli ultimi 50 km e l’americano della Honda è stato agguantato prima da Kevin Benavides e poi anche da Luciano Benavides; quindi, negli ultimi chilometri, sono passati anche Ignazcio Cornejo, Toby Price e Ruy Goncalves. Questione di strategia: così facendo domani partirà in una posizione favorevole e potrà seguire le tracce di quelli che lo precedono. È su Ross Branch che Brabec deve fare la sua gara e il pilota del Botswana è arrivato con un tempo di 41” superiore al suo, quindi la missione è compiuta.
Branch tiene duro
Nella classifica generale l’americano rimane al comando e incrementa il suo vantaggio anche se il gap resta minimo, appena 42”. Branch, rimasto senza gregari in grado di aiutarlo, continua comunque a disputare una grande gara e fa volare la sua Kove. Certo, lo squadrone Honda è una corazzata e può contare su parecchie punte: oltre a Brabec, al terzo posto della gara c’è Cornejo, lui pure nella squadra ufficiale della Casa di Tokyo e con un distacco di 4’21”, così come guida una Honda van Beveren, quinto, anche se il suo distacco è salito a 11’ 28”. Con i ritmi serrati di questa gara comincia a essere un gap di un certo peso ma ci sono ancora diversi giorni davanti e ci sono tutte le possibilità per farsi sotto.
KTM in quinta posizione
Kevin Benavides, l’eroe di questa giornata, è il primo dei piloti KTM ed è in quinta posizione ma il suo ritardo supera i 20’ e deve piuttosto guardarsi dal possibile rientro del compagno di squadra Price, sesto. Alle loro spalle Sanders, Luciano Benavides, Svitko e Michek.
Dopo il ritiro di Lucci il migliore degli italiani è Gioele Meoni, figlio dell’indimenticato Fabrizio: attualmente occupa la 46ª posizione con un ritardo di 11 ore 34’ 57”.