Dakar 2023, Fantic a tre punte in Arabia Saudita
Dakar news – Mancano ormai poche ore all’inizio di una nuova edizione del rally più famoso del mondo, dove Fantic si presenta con tre piloti, dalle tre storie diverse. Da una parte c’è Alex Salvini, che si è diviso tra cross e enduro, poi c’è la leggenda Franco Picco e infine Tiziano Internò, della nuova generazione
Una nuova incredibile sfida
Tutto è pronto per una nuova edizione della Dakar, che scatterà in Arabia Saudita e al via ci sarà Fantic con la XEF Rally 450 Factory nella versione definitiva, che sarà nelle mani di un tridente molto interessante. Si tratta infatti di una squadra di tre piloti dotati di esperienza ed importante curriculum composta da Alex Salvini, Tiziano Internò e il veterano Franco Picco.
Sarà un percorso lungo 8.538 km di cui quasi cinquemila di prova speciale, in 14 tappe oltre al prologo del 31 dicembre di 11 chilometri, con una giornata di riposo a metà rally il 9 gennaio a Ryad. La conclusione sarà il 15 gennaio a Dammam, con tappe giornaliere lunghe da 376 a ben 877 chilometri. Alex Salvini, pilota di Bologna di 37 anni, è un ex crossista passato poi all’enduro dove si è laureato Campione del Mondo nel 2013. Nel suo palmarés si contano tredici titoli italiani tra cross ed enduro, un titolo Europeo Supercross, e molte altre vittorie a squadre sia a livello mondiale che continentale europeo. Salvini ha partecipato al suo primo rally in Andalusia nell'ottobre scorso, ma, di fatto, è un debuttante per la maratona tra le dune: “Qui alla Dakar devo fare esperienza è tutto nuovo, dalle regole alla navigazione. Ho appreso i primi rudimenti dai miei compagni di squadra ed in alcuni test sulla sabbia nei mesi scorsi, ma devo capire bene il funzionamento di questa avventura. Farò del mio meglio, ma non forzerò subito il passo, staremo a vedere cosa succederà nelle prime tappe”.
Un'altra prova per l'esperto Picco
Non ha bisogno di presentazioni Franco Picco, vicentino classe 1955 che ha contribuito allo sviluppo della Fantic XEF Rally 450 portando a termine la scorsa Dakar in 72^ posizione (3° tra i concorrenti italiani all’arrivo). Picco ha un lunghissimo curriculum agonistico nelle gare tra le dune, e questa è la sua ventinovesima presenza alla gara. Debuttante quasi per caso nel lontano 1985 alla allora Parigi-Dakar, ha conquistato in quella occasione il terzo posto assoluto dopo alcune tappe addirittura condotte in testa alla gara. Qui si è aperta sua carriera di pilota professionista di rally-raid, in cui ha raccolto, nella seconda metà degli anni ottanta due secondi posti, un quinto ed un decimo piazzamento nonché due vittorie al Rally dei Faraoni nel 1986 e 1992. Nel 2010, alla Dakar in Argentina, è tornato alle origini conquistando in moto la vittoria nella classe Marathon ed il 23° posto assoluto. Negli anni successivi, fino al 2017, ha partecipato alla gara con mezzi diversi, in moto, quad e camion. Nel gennaio 2021, all’età di 65 anni, è tornato alla Dakar correndo nella categoria “Moto Malle”, che per regolamento prevede che sia il pilota l’unico a poter effettuare l’assistenza sulla motocicletta, ed ha concluso al 43° posto assoluto, secondo tra i piloti italiani.
L'avventura di Internò
A concludere il trio c’è Tiziano Internó, conosciuto da tutti gli appassionati per i suoi seguiti ed apprezzati canali social-media Rally POV. Dopo aver gareggiato ai massimi livelli nell’Enduro dal 2006 al 2015, ha temporaneamente abbandonato il mondo delle competizioni per dedicarsi allo sviluppo di startup ed idee senza però mai sopire la sua passione per il fuoristrada. Nel 2019, tornando da un viaggio fino a Capo Nord in bicicletta, decide di provare a realizzare uno dei sogni più profondi e radicati: correre la Dakar. Con determinazione ed un pizzico di follia ha iniziato ad inseguire il suo sogno raccontandolo in video attraverso il canale Rally POV (Point of View - Punto di vita) un diario di viaggio “da zero alla Dakar”. Internò ha raccontato: “A 16 anni gareggiare significava misurarsi con sé stessi e con gli altri con la spinta a voler emergere e dimostrare di essere il migliore. Oggi non desidero più gareggiare, ma godere e vivere di ogni singolo istante nel lavoro ed in ogni esperienza, anche sportiva. Desidero comunicare e raccontare il viaggio della corsa che, altro non è, che un grandissimo viaggio dentro sé stessi”. Oggi si presenta nella categoria “Malle Moto”, per regolamento senza assistenza dei meccanici: per completare il rally più duro avrà a disposizione la sua tenacia, una cassa 80x40x35 contenente attrezzi e ricambi, 2 ruote ed una tenda.