Dakar 2018, Barreda: “Dolore insopportabile, non potevo continuare”

"Era pericoloso"
Anche quest’anno Joan Barreda non è riuscito a vincere la Dakar ed è stato costretto a ritirarsi nel corso dell’undicesima tappa disputata ieri. Il pilota Honda aveva iniziato la gara con un polso non del tutto guarito, ma la situazione si è complicata nella settima tappa, la prima marathon, quando a seguito di una caduta a Uyuni si è procurato la rottura dei legamenti del ginocchio sinistro. Barreda ha voluto continuare la gara con tutte le sue forze, salvo poi arrendersi al proprio fisico dopo aver raggiunto la postazione medica di Fiambalà. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Joan ha raccontato: “È un peccato, ce l’ho messa tutta, ma tutto si è complicato dopo la caduta di Uyuni e a partire da lì era tutto un “volere e non potere”. Il fisico mi ha abbandonato. Il ginocchio era molto instabile e dovevo tenere una posizione diversa sulla moto. Era pericoloso e non riuscivo a seguire il ritmo dei primi. Ho faticato molto per evitare i solchi profondi scavati dai camion, così ho appoggiato spesso il piede in terra e ogni volta che lo dovevo fare il dolore era insopportabile. Vittoria stregata? La moto era perfetta e la squadra stava facendo un ottimo lavoro. Avevo fatto un errore di navigazione alla tappa 3 che mi è costato 27 minuti. Stavo recuperando, quando sono caduto il primo giorno della tappa marathon e tutto si è complicato. Ora bisogna riprendersi e pensare alle prossime sfide”. Questa era la settima partecipazione di Barreda alla Dakar, la seconda in cui si è dovuto ritirare, dopo quella del 2016 in cui aveva dovuto abbandonare per una brutta caduta alla penultima tappa.