Yamaha Brasile, Jorge Lorenzo sulla R3: “Moto incredibile e maneggevole”
Prima di raggiungere il circuito di Indianapolis per il decimo appuntamento stagionale, il pilota della casa dei tre diapason Jorge Lorenzo è stato in Brasile per Yamaha ed è salito in sella alla nuova sportivetta R3. L'avventura, per scopi commerciali, è stata molto apprezzata dallo spagnolo, che ha speso solo parole positive sulla nuova due ruote
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Lorenzo promuove la R3
Il maiorchino di Yamaha è volato in Brasile, prima di andare a Indianapolis, teatro questo fine settimana del decimo Gran Premio in programma. Jorge Lorenzo è stato impegnato con la filiale brasiliana di Yamaha Motor per il lancio della nuova Yamaha YZF-R3, che ha avuto modo di guidare in pista: “È una moto incredibile e molto maneggevole, soprattutto nelle curve. Il motore è davvero brillante, Yamaha ha fatto un lavoro eccezionale con questo modello”. La nuova belvetta di Iwata, lo ricordiamo, dispone di un motore bicilindrico con cilindrata di 321 cm3 con raffreddamento a liquido, distribuzione 4 valvole con doppio albero a camme in testa, capace di 42 CV a 10.750 giri/min. I cilindri, come quelli della R1 e della MT, sono in alluminio, il telaio in tubi d’acciaio con schema “a diamante” sfrutta il motore come parte portante. Anche il forcellone asimmetrico è in acciaio stampato e su di esso lavora un ammortizzatore non regolabile, così come la forcella rovesciata che ha steli da 41 mm di diametro. L’impianto frenante ha di serie il sistema ABS e monta due freni a disco: da 298 mm all’anteriore con pinza ad attacco tradizionale e da 220 mm al posteriore. I cerchi a 10 razze sono in alluminio e calzano gomme “strette” che esaltano l’agilità (Michelin Super Pilot 110/70 anteriore e 140/70 posteriore). La posizione di guida è sportiva ma non stanca, infatti la R3 va bene anche per fare qualche gitarella domenicale senza impegno. Il motore ha un bel carattere, con un’erogazione fluida (più delle rivali monocilindriche): la spinta è sufficiente già intorno ai 3.000 giri e diventa più corposa intorno ai 5.000 giri. La nuova R3 è disponibile nella inconfondibile colorazione racing blu Yamaha oppure in nero, costa 5.390 euro e si può guidare già a 18 anni con la patente A2.
Il maiorchino di Yamaha è volato in Brasile, prima di andare a Indianapolis, teatro questo fine settimana del decimo Gran Premio in programma. Jorge Lorenzo è stato impegnato con la filiale brasiliana di Yamaha Motor per il lancio della nuova Yamaha YZF-R3, che ha avuto modo di guidare in pista: “È una moto incredibile e molto maneggevole, soprattutto nelle curve. Il motore è davvero brillante, Yamaha ha fatto un lavoro eccezionale con questo modello”. La nuova belvetta di Iwata, lo ricordiamo, dispone di un motore bicilindrico con cilindrata di 321 cm3 con raffreddamento a liquido, distribuzione 4 valvole con doppio albero a camme in testa, capace di 42 CV a 10.750 giri/min. I cilindri, come quelli della R1 e della MT, sono in alluminio, il telaio in tubi d’acciaio con schema “a diamante” sfrutta il motore come parte portante. Anche il forcellone asimmetrico è in acciaio stampato e su di esso lavora un ammortizzatore non regolabile, così come la forcella rovesciata che ha steli da 41 mm di diametro. L’impianto frenante ha di serie il sistema ABS e monta due freni a disco: da 298 mm all’anteriore con pinza ad attacco tradizionale e da 220 mm al posteriore. I cerchi a 10 razze sono in alluminio e calzano gomme “strette” che esaltano l’agilità (Michelin Super Pilot 110/70 anteriore e 140/70 posteriore). La posizione di guida è sportiva ma non stanca, infatti la R3 va bene anche per fare qualche gitarella domenicale senza impegno. Il motore ha un bel carattere, con un’erogazione fluida (più delle rivali monocilindriche): la spinta è sufficiente già intorno ai 3.000 giri e diventa più corposa intorno ai 5.000 giri. La nuova R3 è disponibile nella inconfondibile colorazione racing blu Yamaha oppure in nero, costa 5.390 euro e si può guidare già a 18 anni con la patente A2.
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