Gruppo Volkswagen: nel 2026 gli ultimi motori diesel e benzina. E Ducati?
Nell’arco di pochi anni i motori termici Volkswagen s’avvieranno al pensionamento. Nel 2026 infatti arriverà l’ultima generazione, dopodiché, addio allo sviluppo per benzina e diesel. Gli investimenti del colosso tedesco sono tutti sull’elettrico e da Wolfsburg promettono una profonda riorganizzazione. Che succederà a Ducati?
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Industria e finanza
Bye bye TDI
Nel 2026 sarà presentata la nuova generazione di motori termici Volkswagen: un evento epocale, perché sarà anche l’ultima, dopodiché, addio allo sviluppo di diesel e benzina. Per la definitiva scomparsa dei motori a combustione interna dai modelli del gruppo tedesco si dovrà però attendere ancora un po' di anni: considerando la vita media di una famiglia di motori dovremmo dare l'addio ai pistoni e alle valvole nel 2036/2040.
L’annuncio è stato dato da Michael Jost, capo della strategia di prodotto Volkswagen, in occasione dell'Handelsblatt Automotive Summit Conference, durante la quale sono state fornite indicazioni anche sulla profonda riorganizzazione che interesserà l'intero gruppo. Gli investimenti - circa 40miliardi di euro, spartiti tra i diversi marchi - puntano tutto sull’elettrico: il prossimo anno, giusto per fare un esempio, vedrà l’arrivo di un modello a zero emissioni proposto al prezzo di circa 25.000 euro, mentre sono già al via i processi per riqualificare le "vecchie" fabbriche di motori a benzina. E le due ruote? Visti i trascorsi, quando si parla di Volkswagen e di “riorganizzazioni” viene da chiedersi che fine farà Ducati. Pochi mesi fa, il nuovo CEO Herbert Deiss aveva ventilato l’ipotesi di uno scorporo, accennando all’idea di mettere in vendita il marchio controllato da Audi o, al limite, procedere con una quotazione in borsa. “O troviamo una nuova via utile alla crescita di Ducati - aveva detto Deiss - oppure dovremo cercare un nuovo acquirente”. Quella dell’elettrico è tuttavia una svolta che, per forza di cose, andrà ad interessare anche le due ruote e infatti da tempo si parla di una SBK a batterie in via di sviluppo in quel di Borgo Panigale. Se da Wolfsburg parlano di “investimenti sull’elettrico” e “profonda riorganizzazione”, anche Ducati, non ci sono dubbi, ne verrà coinvolta.
L’annuncio è stato dato da Michael Jost, capo della strategia di prodotto Volkswagen, in occasione dell'Handelsblatt Automotive Summit Conference, durante la quale sono state fornite indicazioni anche sulla profonda riorganizzazione che interesserà l'intero gruppo. Gli investimenti - circa 40miliardi di euro, spartiti tra i diversi marchi - puntano tutto sull’elettrico: il prossimo anno, giusto per fare un esempio, vedrà l’arrivo di un modello a zero emissioni proposto al prezzo di circa 25.000 euro, mentre sono già al via i processi per riqualificare le "vecchie" fabbriche di motori a benzina. E le due ruote? Visti i trascorsi, quando si parla di Volkswagen e di “riorganizzazioni” viene da chiedersi che fine farà Ducati. Pochi mesi fa, il nuovo CEO Herbert Deiss aveva ventilato l’ipotesi di uno scorporo, accennando all’idea di mettere in vendita il marchio controllato da Audi o, al limite, procedere con una quotazione in borsa. “O troviamo una nuova via utile alla crescita di Ducati - aveva detto Deiss - oppure dovremo cercare un nuovo acquirente”. Quella dell’elettrico è tuttavia una svolta che, per forza di cose, andrà ad interessare anche le due ruote e infatti da tempo si parla di una SBK a batterie in via di sviluppo in quel di Borgo Panigale. Se da Wolfsburg parlano di “investimenti sull’elettrico” e “profonda riorganizzazione”, anche Ducati, non ci sono dubbi, ne verrà coinvolta.
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