Un ponte ciclabile per Copenhagen
Inaugurato nel centro della capitale danese un avveniristico percorso ciclabile che perfeziona ancora di più la qualità della “migliore città per ciclisti”. Una struttura che impreziosisce ulteriormente i quasi 400 km di ciclabili e i tanti servizi pensati per chi va in bici a Copenaghen
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Green Planet
Capitale Verde d'Europa 2014
Sono soltanto 230 metri di ciclabile, eppure la nuova Cykelslangen di Copenhagen è riuscita a salire alle cronache internazionali. Le ragioni di tanto interesse sono molteplici, a cominciare dall'aspetto architettonico pensato dallo studio Dissing+Weitling che ha progettato la sopraelevata dall'andamento sinuoso che attraversa la zona portuale della Capitale danese. Più pratiche le ragioni che hanno indotto l'amministrazione della località nordica a commissionare il lavoro: rendere più sicura la zona dividendo i percorsi di pedoni e ciclisti, con i primi che possono passeggiare in tranquillità sulle banchine e i secondi che possono pedalare in sicurezza godendosi la vista dal nuovo ponte. Un'opera resa necessaria dall'incremento del “traffico” nell'area che ha portato il transito quotidiano di ciclisti a superare quota 12.500 e quello di pedoni a crescere in modo esponenziale per raggiungere il quartiere di tendenza Vesterbro, la zona “in” Islands Brygge o il Mercato del Pesce. A dare risonanza all'inaugurazione del nuovo tratto ciclabile è, però, soprattutto la conferma delle politiche di mobilità dolce intraprese dal governo di Copenhagen. Iniziative che hanno portato la Capitale della Danimarca ad avere quasi 400 km di percorsi protetti, molti per una città di poco più di mezzo milione di abitanti, collegati a una rete nazionale di più di 12.000 km in un Paese grande come Lombardia e Veneto messi insieme. Estensione della rete a parte, a rendere Copenhagen “la migliore città per i ciclisti”, come l'ha definita il magazine ambientale nordamericano TreeHugger, sono i numerosi servizi, quali l'ampia possibilità di nolo e di cicloturismo, la presenza di molti parcheggi sicuri e di centri di assistenza, la facilità di trasporto delle bici sui mezzi pubblici o la presenza di numerosi punti per la ricarica delle e-bike. Una serie di “plus” che ha portato più del 36% (dato 2010) degli abitanti della Capitale a spostarsi regolarmente a pedali, percentuale che negli obiettivi dell'amministrazione dovrebbe salire al 50% entro il 2015. Una soglia che dovrebbe essere superata nel 2025, anno finale del piano strategico ciclistico PlusNet che prevede numerosi interventi per velocizzare e rendere più sicura la mobilità ciclabile, come il prolungamento delle “greenways” (una sorta di autostrade per bici) e la creazione di percorsi con manto illuminato per facilitare le pedalate notturne. Progetti che ha già consentito di tagliare 110.000 tonnellate di CO2 dal 1995 al 2010 e che dovrebbe contribuire a raggiungere l'ambizioso obiettivo di diventare entro il 2025 la prima Capitale europea “carbon neutral”, ossia in grado di assorbire la stessa quantità di gas serra prodotti in città. In attesa di raggiungere il traguardo Copenhagen festeggia la sua “anima verde” con la vincita del premio della Commissione Europea di Capitale Verde d'Europa 2014.
Sono soltanto 230 metri di ciclabile, eppure la nuova Cykelslangen di Copenhagen è riuscita a salire alle cronache internazionali. Le ragioni di tanto interesse sono molteplici, a cominciare dall'aspetto architettonico pensato dallo studio Dissing+Weitling che ha progettato la sopraelevata dall'andamento sinuoso che attraversa la zona portuale della Capitale danese. Più pratiche le ragioni che hanno indotto l'amministrazione della località nordica a commissionare il lavoro: rendere più sicura la zona dividendo i percorsi di pedoni e ciclisti, con i primi che possono passeggiare in tranquillità sulle banchine e i secondi che possono pedalare in sicurezza godendosi la vista dal nuovo ponte. Un'opera resa necessaria dall'incremento del “traffico” nell'area che ha portato il transito quotidiano di ciclisti a superare quota 12.500 e quello di pedoni a crescere in modo esponenziale per raggiungere il quartiere di tendenza Vesterbro, la zona “in” Islands Brygge o il Mercato del Pesce. A dare risonanza all'inaugurazione del nuovo tratto ciclabile è, però, soprattutto la conferma delle politiche di mobilità dolce intraprese dal governo di Copenhagen. Iniziative che hanno portato la Capitale della Danimarca ad avere quasi 400 km di percorsi protetti, molti per una città di poco più di mezzo milione di abitanti, collegati a una rete nazionale di più di 12.000 km in un Paese grande come Lombardia e Veneto messi insieme. Estensione della rete a parte, a rendere Copenhagen “la migliore città per i ciclisti”, come l'ha definita il magazine ambientale nordamericano TreeHugger, sono i numerosi servizi, quali l'ampia possibilità di nolo e di cicloturismo, la presenza di molti parcheggi sicuri e di centri di assistenza, la facilità di trasporto delle bici sui mezzi pubblici o la presenza di numerosi punti per la ricarica delle e-bike. Una serie di “plus” che ha portato più del 36% (dato 2010) degli abitanti della Capitale a spostarsi regolarmente a pedali, percentuale che negli obiettivi dell'amministrazione dovrebbe salire al 50% entro il 2015. Una soglia che dovrebbe essere superata nel 2025, anno finale del piano strategico ciclistico PlusNet che prevede numerosi interventi per velocizzare e rendere più sicura la mobilità ciclabile, come il prolungamento delle “greenways” (una sorta di autostrade per bici) e la creazione di percorsi con manto illuminato per facilitare le pedalate notturne. Progetti che ha già consentito di tagliare 110.000 tonnellate di CO2 dal 1995 al 2010 e che dovrebbe contribuire a raggiungere l'ambizioso obiettivo di diventare entro il 2025 la prima Capitale europea “carbon neutral”, ossia in grado di assorbire la stessa quantità di gas serra prodotti in città. In attesa di raggiungere il traguardo Copenhagen festeggia la sua “anima verde” con la vincita del premio della Commissione Europea di Capitale Verde d'Europa 2014.
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