Un futuro possibile per la micromobilità
L’approvazione di un emendamento alla Legge di Bilancio apre la strada per la sperimentazione di monopattini, hoverboard, skateboard e altri dispositivi di micromobilità personale, oggi illegali. Un passo importante verso la definizione di regole di sicurezza e d’uso e al loro inserimento nel Codice della Strada che li renderebbe utilizzabili senza pericoli di sanzioni
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Green Planet
Un mercato in crescita
Potrebbe avere un lieto fine l’annoso problema dell’illegalità dei personal mover. Non riconosciuti dal Codice della Strada, il loro utilizzo mette a rischio gli utenti da pesanti sanzioni. A dare una speranza per il futuro è l’approvazione di un emendamento alla Legge di Bilancio che consente l’avvio della sperimentazione di hoverboard, monopattini e altri modelli di micromobilità elettrica. Se la proposta rimarrà all’interno della manovra definitiva che sarà approvata nelle prossime settimane, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti potrà definire entro 30 giorni le “modalità di attuazione e gli strumenti operativi della sperimentazione” al fine di valutare le regole al quale dovranno sottostare. Di fatto, con la sperimentazione si consentirà ai Comuni di avviare progetti specifici e si deciderà la regolamentazione per questa tipologia di veicoli, in particolare in tema di limiti di velocità e di potenza e sull’obbligo o meno di avere la patente o il casco indossato. Prima del definitivo lasciapassare, però, sarà necessario anche modificare il Codice della strada per stabilire quali sono i veicoli idonei per sicurezza e caratteristiche. Malgrado il tempo ancora necessario per la definitiva legalità, si tratta di una svolta importante per garantire una possibilità economica a un settore che già oggi vale oltre 45.000 unità vendute e con prospettive di crescita interessanti. Ma soprattutto per per rendere più sostenibile la mobilità urbana. Monopattini, skateboard e altri dispositivi di micromobilità personale sono, infatti, ideali per spostarsi in città in combinazione con mezzi pubblici in quanto sono leggeri, poco ingombranti ed a emissioni zero.
Potrebbe avere un lieto fine l’annoso problema dell’illegalità dei personal mover. Non riconosciuti dal Codice della Strada, il loro utilizzo mette a rischio gli utenti da pesanti sanzioni. A dare una speranza per il futuro è l’approvazione di un emendamento alla Legge di Bilancio che consente l’avvio della sperimentazione di hoverboard, monopattini e altri modelli di micromobilità elettrica. Se la proposta rimarrà all’interno della manovra definitiva che sarà approvata nelle prossime settimane, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti potrà definire entro 30 giorni le “modalità di attuazione e gli strumenti operativi della sperimentazione” al fine di valutare le regole al quale dovranno sottostare. Di fatto, con la sperimentazione si consentirà ai Comuni di avviare progetti specifici e si deciderà la regolamentazione per questa tipologia di veicoli, in particolare in tema di limiti di velocità e di potenza e sull’obbligo o meno di avere la patente o il casco indossato. Prima del definitivo lasciapassare, però, sarà necessario anche modificare il Codice della strada per stabilire quali sono i veicoli idonei per sicurezza e caratteristiche. Malgrado il tempo ancora necessario per la definitiva legalità, si tratta di una svolta importante per garantire una possibilità economica a un settore che già oggi vale oltre 45.000 unità vendute e con prospettive di crescita interessanti. Ma soprattutto per per rendere più sostenibile la mobilità urbana. Monopattini, skateboard e altri dispositivi di micromobilità personale sono, infatti, ideali per spostarsi in città in combinazione con mezzi pubblici in quanto sono leggeri, poco ingombranti ed a emissioni zero.
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