Turismo in bici, cento immobili gratis lungo le ciclabili
L’Agenzia del Demanio ha presentato il progetto Valore Paese – Cammini e Percorsi, che offre in concessione gratuita 100 immobili pubblici dismessi che si trovano lungo le principali ciclovie italiane. L’iniziativa è riservata a privati, associazioni o cooperative formate da giovani. Il bando sarà pubblicato entro l’estate, nel 2018 e 2019 si replica
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Green Planet
Da ruderi a ostelli
Secondo il rapporto di Legambiente sull’economia della bicicletta il cicloturismo in Italia vale poco più di 2 miliardi di euro, una cifra modesta rispetto a un potenziale stimato di 3,2 miliardi e, soprattutto, nei confronti di altri Paesi del Vecchio Continente. La sola Germania, con 11,4 miliardi di euro/anno, raccoglie il 25% dei 44 miliardi spesi in Europa per viaggiare a pedali con la Francia come unico rivale concreto con 7,5 miliardi. A superarci in classifica però, sono pure Gran Bretagna con 2,8 miliardi, Svezia e Olanda con 2,6 e la “fredda” Finlandia che riesce a raccogliere dalle sue ciclovie 2,2 miliardi di euro annui. Il problema del Bel Paese sarebbe nella carenza di infrastrutture e, soprattutto, nell’inadeguatezza dei servizi. Un limite, il primo, al quale si sta cercando di porre rimedio con la Rete Ciclabile Nazionale e con altri progetti, mentre per il secondo potrebbe arrivare un valido contributo da un piano “Valore Paese - Cammini e Percorsi” annunciato l'Agenzia del Demanio: fornire in concessione gratuita 100 immobili pubblici (43 gestiti dal Demanio, 50 degli Enti territoriali e 10 di Anas) lungo i percorsi ciclopedonali della Penisola. Si tratta di vecchie locande, masserie e ostelli, di case cantoniere e scuole abbandonate, ma pure di monasteri, torri, palazzi storici e castelli. Un patrimonio immobiliare fatiscente che potrebbe essere recuperato per i ciclotutisti trasformandole in strutture ricettive per la sosta notturna, per il ristoro o come ciclofficina per l’assistenza tecnica. Per farlo il Demanio pubblicherà entro l’estate un bando che offre una concessione gratuita per l’utilizzo degli immobili per 9 anni (con altri 9 anni aggiuntivi in opzione) in cambio del ripristino delle strutture. Per chi si aggiudicherà le strutture ci saranno pure 3 milioni di euro per supportare l’avvio delle attività per i primi due anni. Il bando è aperto a operatori privati, imprese, cooperative e associazioni composte in prevalenza da giovani under 40 e, come annunciato, si ripeterà nel 2018 e nel 2019 mettendo a disposizione altri 100 immobili ogni anno. Per il 2017 le strutture in concessione sono situate lungo la Via Appia, la Via Francigena, il Cammino di Francesco, il Cammino di San Benedetto e le ciclovie Vento, Sole e dell’Acquedotto Pugliese, nonché altri 14 tracciati locali in tutta Italia. Il progetto, che fa parte del del Piano Strategico del Turismo e del Piano Straordinario della Mobilità turistica, è realizzato in collaborazione con i ministeri dei Beni culturali e delle Infrastrutture e trasporti.
Secondo il rapporto di Legambiente sull’economia della bicicletta il cicloturismo in Italia vale poco più di 2 miliardi di euro, una cifra modesta rispetto a un potenziale stimato di 3,2 miliardi e, soprattutto, nei confronti di altri Paesi del Vecchio Continente. La sola Germania, con 11,4 miliardi di euro/anno, raccoglie il 25% dei 44 miliardi spesi in Europa per viaggiare a pedali con la Francia come unico rivale concreto con 7,5 miliardi. A superarci in classifica però, sono pure Gran Bretagna con 2,8 miliardi, Svezia e Olanda con 2,6 e la “fredda” Finlandia che riesce a raccogliere dalle sue ciclovie 2,2 miliardi di euro annui. Il problema del Bel Paese sarebbe nella carenza di infrastrutture e, soprattutto, nell’inadeguatezza dei servizi. Un limite, il primo, al quale si sta cercando di porre rimedio con la Rete Ciclabile Nazionale e con altri progetti, mentre per il secondo potrebbe arrivare un valido contributo da un piano “Valore Paese - Cammini e Percorsi” annunciato l'Agenzia del Demanio: fornire in concessione gratuita 100 immobili pubblici (43 gestiti dal Demanio, 50 degli Enti territoriali e 10 di Anas) lungo i percorsi ciclopedonali della Penisola. Si tratta di vecchie locande, masserie e ostelli, di case cantoniere e scuole abbandonate, ma pure di monasteri, torri, palazzi storici e castelli. Un patrimonio immobiliare fatiscente che potrebbe essere recuperato per i ciclotutisti trasformandole in strutture ricettive per la sosta notturna, per il ristoro o come ciclofficina per l’assistenza tecnica. Per farlo il Demanio pubblicherà entro l’estate un bando che offre una concessione gratuita per l’utilizzo degli immobili per 9 anni (con altri 9 anni aggiuntivi in opzione) in cambio del ripristino delle strutture. Per chi si aggiudicherà le strutture ci saranno pure 3 milioni di euro per supportare l’avvio delle attività per i primi due anni. Il bando è aperto a operatori privati, imprese, cooperative e associazioni composte in prevalenza da giovani under 40 e, come annunciato, si ripeterà nel 2018 e nel 2019 mettendo a disposizione altri 100 immobili ogni anno. Per il 2017 le strutture in concessione sono situate lungo la Via Appia, la Via Francigena, il Cammino di Francesco, il Cammino di San Benedetto e le ciclovie Vento, Sole e dell’Acquedotto Pugliese, nonché altri 14 tracciati locali in tutta Italia. Il progetto, che fa parte del del Piano Strategico del Turismo e del Piano Straordinario della Mobilità turistica, è realizzato in collaborazione con i ministeri dei Beni culturali e delle Infrastrutture e trasporti.
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