Triumph Rocket III - Scheda tecnica e foto ufficiali
Ultra esclusiva, la nuova Rocket III vanta sospensioni da superbike completamente regolabili, impianto frenante Brembo Stylema e un tre cilindri da 2.500cm3, 170 CV e la bellezza di 221 Nm di coppia. Sarà prodotta in edizione limitata di soli 750 esemplari numerati
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Triumph mostra i muscoli
Svelato durante una convention dedicata ai soli dealer inglesi, il concept della Triumph Rocket III è diventato una realtà per pochi visto che il modello definitivo sarà disponibile in sole 750 unità, ciascuna identificata con una placchetta numerata.
Cuore della potentissima cruiser inglese - già nel 2004 prima moto di serie con la cilindrata maggiore di sempre - è sicuramente il possente ed inedito tre cilindri da 2.500cm3, 170 CV e ben 221 Nm di coppia, cioè la più alta mai rilevata su un motore di produzione omologato. A tenerlo a bada ci pensa un’elettronica raffinata e particolarmente evoluta con quattro modalità di guida (cioè Road, Rain, Sport e Rider -personalizzabile-) che regolano la risposta dell’acceleratore e le impostazioni del controllo di trazione in base alle condizioni di guida o alle preferenze del pilota.
Di serie ci sono anche l’ABS Cornering per le staccate in curva, il Triumph Shift Assist per le cambiate rapide senza dover usare la frizione sia salendo di rapporto che scalando l’Hill Hold Control che, vista la mole del tre cilindri, aiuta il pilota in caso di partenze in salita trattenendo la moto per qualche secondo senza farla arretrare.
Non da meno tutto il resto, a cominciare dalle esclusive sovrastrutture in fibra di carbonio, che comprendono parafango anteriore, coperchi dei terminali di scarico, protezione para calore dei collettori, cupolino, coperchio dell’albero di trasmissione, para tacchi e cinghia serbatoio. A frenarla ci pensano invece le pinze Brembo Monoblocco Stylema con pompa freno radiale Brembo MCS a interasse variabile. Le sospensioni Showa sono completamente regolabili. Completamente riprogettato, il telaio è in alluminio, sfrutta il motore come elemento stressato e si collega all’altrettanto nuovo (e leggero) mono braccio posteriore in alluminio. L’attenta progettazione di ogni elemento ha infatti consentito un risparmio di peso di oltre 40 kg, il che rende la Rocket 3 più leggera del 15% rispetto al modello precedente. Non manca, ovviamente, la parte “tecnologica”, con la nuova strumentazione TFT progettata per offrire ancora più funzionalità se abbinata al modulo di connettività Bluetooth in optional: una volta installato, il sistema di controllo "GoPro" permette di gestire la navigazione "turn-by-turn" di Triumph con tecnologia Google, le chiamate in ingresso, la musica ed altre applicazioni del proprio smartphone.
La Rocket III TFC, lo ricordiamo, fa parte del programma Triumph Factory Custom (TFC) che prevede un trattamento speciale per ogni cliente: ogni proprietario riceverà infatti -insieme alla moto- anche uno speciale kit TFC dedicato, che comprende una lettera numerata firmata dal CEO di Triumph, Nick Bloor, un libro personalizzato, uno zaino in pelle marchiato TFC e un telo copri moto Rocket 3 TFC.
Cuore della potentissima cruiser inglese - già nel 2004 prima moto di serie con la cilindrata maggiore di sempre - è sicuramente il possente ed inedito tre cilindri da 2.500cm3, 170 CV e ben 221 Nm di coppia, cioè la più alta mai rilevata su un motore di produzione omologato. A tenerlo a bada ci pensa un’elettronica raffinata e particolarmente evoluta con quattro modalità di guida (cioè Road, Rain, Sport e Rider -personalizzabile-) che regolano la risposta dell’acceleratore e le impostazioni del controllo di trazione in base alle condizioni di guida o alle preferenze del pilota.
Di serie ci sono anche l’ABS Cornering per le staccate in curva, il Triumph Shift Assist per le cambiate rapide senza dover usare la frizione sia salendo di rapporto che scalando l’Hill Hold Control che, vista la mole del tre cilindri, aiuta il pilota in caso di partenze in salita trattenendo la moto per qualche secondo senza farla arretrare.
Non da meno tutto il resto, a cominciare dalle esclusive sovrastrutture in fibra di carbonio, che comprendono parafango anteriore, coperchi dei terminali di scarico, protezione para calore dei collettori, cupolino, coperchio dell’albero di trasmissione, para tacchi e cinghia serbatoio. A frenarla ci pensano invece le pinze Brembo Monoblocco Stylema con pompa freno radiale Brembo MCS a interasse variabile. Le sospensioni Showa sono completamente regolabili. Completamente riprogettato, il telaio è in alluminio, sfrutta il motore come elemento stressato e si collega all’altrettanto nuovo (e leggero) mono braccio posteriore in alluminio. L’attenta progettazione di ogni elemento ha infatti consentito un risparmio di peso di oltre 40 kg, il che rende la Rocket 3 più leggera del 15% rispetto al modello precedente. Non manca, ovviamente, la parte “tecnologica”, con la nuova strumentazione TFT progettata per offrire ancora più funzionalità se abbinata al modulo di connettività Bluetooth in optional: una volta installato, il sistema di controllo "GoPro" permette di gestire la navigazione "turn-by-turn" di Triumph con tecnologia Google, le chiamate in ingresso, la musica ed altre applicazioni del proprio smartphone.
La Rocket III TFC, lo ricordiamo, fa parte del programma Triumph Factory Custom (TFC) che prevede un trattamento speciale per ogni cliente: ogni proprietario riceverà infatti -insieme alla moto- anche uno speciale kit TFC dedicato, che comprende una lettera numerata firmata dal CEO di Triumph, Nick Bloor, un libro personalizzato, uno zaino in pelle marchiato TFC e un telo copri moto Rocket 3 TFC.
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