Tregua fiscale, sulle multe stradali cancellati solo gli interessi
La “tregua fiscale” interessa anche milioni di multe stradali, ma non come era stato annunciato nei mesi scorsi: infatti le sanzioni non saranno cancellate e il colpo di spugna riguarda solo gli interessi
Decidono i sindaci
La “tregua fiscale” sembrava potesse riguardare buona parte dei verbali per le multe stradali. Una scelta tutt’altro che facile, considerando che se da una parte le multe rappresentano per i singoli Comuni entrate per oltre un miliardo all’anno (1.044 milioni nel 2021 e 1.242 milioni nel 2019), valgono dall’altro circa 1,5 miliardi sotto forma di sanzioni irrogate ma non incassate. Invece non sarà così, nell alegg edi bilancio infatti è previsto che per le multe stradali saranno annullati solo gli interessi di mora. Nessun annullamento è invece previsto, per le sanzioni e anche per le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, le quali restano integralmente dovute. È lasciata comunque facoltà ai Comuni, di non aderire all’annullamento.
Multe mai pagate
Resta intatto il problema delle multe erogata e mai pagate e/o riscosse. A Bolzano, su 11,1 di accertamenti, nel corso dello stesso anno ne sono stati riscossi 7,8, cioè il 70% del totale. A Trento 11,7 su 18,8, cioè il 62%, in Veneto 112,7 su 197,7, corrispondenti al 57% del totale. Percentuali che scendono vertiginosamente per la Lombardia, a metà classifica con 248,5 milioni su 513,9, cioè il 48%, fino a sprofondare in Sardegna (34%), Campania (23%) e Sicilia (22,8).
Come riportato dal Sole24Ore, sui 19 miliardi di crediti comunali presenti negli arretrati dell’agenzia nazionale della riscossione, le multe valgono poco meno di 8 miliardi, cioè il 40% abbondante. Ciò significa che tra sanzione originaria, interessi e somme aggiunte con il passare del tempo, ciascuno dei ruoli presenti tra i verbali non pagati si attesta intorno ai 180 euro, per un totale di 42 milioni di multe ancora in attesa.