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BMW R 1100 MSR: Tony's Toy colpisce ancora

Boxer fuoriserie - Tony Calasso trasforma qualsiasi moto, se gli piace, ma ha un debole per le BMW. In particolare per le R 1100 S come quella con cui correva alla fine degli anni 90: quando ne trova una, non se la fa sfuggire e poi le trasforma nei suoi "giocattoli", come ha fatto in questo caso. È nata così la R 1100 MotorSport Racer: bella, comoda e divertentissima da guidare
I giocattoli di Milano
Sono parecchi i customizer attivi sulla piazza milanese, una delle più ricche e combattute d'Italia, anzi d'Europa. Tra essi ci sono parecchi abili utilizzatori di cataloghi aftermaket e altrettanti "specialisti della copia", impegnati a ripetere all'infinito le idee proposte dai nomi importanti. Ma ci sono anche personaggi che non copiano e non usano kit belli e pronti: sono i veri customizer, artisti che di volta in volta cercano di creare qualcosa di valido e diverso, per la propria soddisfazione e quella di chi si affida a loro per avere una moto fuoriserie. Uno di loro è sicuramente Tony Calasso, il boss di MotoUp (l'officina con la clientela più "in" di Milano) che da qualche anno realizza moto fuoriserie con il marchio Tony's Toy. La vita di Calasso è da sempre legata alle motociclette, nei circuiti e in officina: probabilmente non c'è stato giorno in cui Tony non abbia messo il sedere su una sella o non abbia avvitato un bullone. Ha avuto anche belle soddisfazioni in gara, come la doppia vittoria sul prestigioso circuito di Monza che gli è valsa la nomina di vice-campione europeo classe 600 SuperSport nel 1999, oppure la stagione 2002 in sella ad una BMW R 1100 S nel campionato europeo Boxer Cup. Ed è stato proprio in quell'occasione che è nata la sua passione per le bavaresi con motore boxer bicilindrico, in particolare per la R 1100 S che era la versione più potente dell'epoca ed era utilizzata anche per un trofeo monomarca .

Un progetto nato bene
La base di partenza per realizzare la snella cafe racer in queste pagine è proprio una R 1100 S del 1999, comprata per poche migliaia di euro. I lavori sulla MotorSport Racer (il nome è nato proprio durante la nostra visita per questo servizio) sono iniziati da MotoUp per il semplice gusto di modificare la sport tourer di Monaco in una moto diversa non solo dall'originale, ma anche dalle altre moto realizzate da Calasso in precedenza. L'idea era una show bike retrò e si è cominciato spogliando la moto della carrozzeria. Ma poi, mentre si era ancora alla fase dei disegni, un appassionato cliente si è innamorato del progetto e ha deciso di "sposare la causa", chiedendo qualche piccola modifica al progetto ma accettando quasi completamente le idee di Calasso (comprese le manopole di legno). Un atto di fiducia nei confronti del boss di Moto Up e dei suoi ragazzi. Mentre la meccanica non è stata praticamente toccata (era in eccellenti condizioni), sono invece profonde le modifiche apportate alla ciclistica e all'estetica dell'arzilla "vecchietta". L'intervento più vistoso e radicale riguarda la sostituzione della sospensione telelever anteriore con una forcella tradizionale montata sul telaietto a traliccio progettato e prodotto da MotoUp, che abbiamo già visto anche su altre BMW realizzate dalla factory milanese.



Togli il telever e non ci pensi più
Lo sviluppo del telaio ha richiesto quasi due anni di lavoro per il team di MotoUp, tra prove e modifiche varie, ma il risultato è più che buono e offre un eccellente compromesso tra guidabilità e stabilità in velocità. Il canotto di sterzo è inclinato di 25,2° e veste una forcella a steli rovesciati marchiata WP. Per la cronaca, MotoUp può fornire a richiesta il kit telaio anteriore per sostituire il telelever originale montando una forcella normale: una opportunità molto interessante per gli altri customizer e gli appassionati che vogliono creare la loro fuoriserie nel garage di casa.
La carrozzeria originale ha lasciato il posto a un serbatoio in alluminio di derivazione BMW K100, completo di pompa benzina, magistralmente riverniciato in bianco perlato con grafiche nei classici colori BMW MotorSport. Stesso colore per il codone monoposto in vetroresina, che poggia su un telaietto posteriore creato ad hoc. La sostituzione della coda ha comportato anche lo spostamento dell'impianto di scarico (nella versione di serie posizionato sotto la sella) che ora esce proprio sotto alla pedana sinistra. Corto e tozzo, il silenziatore deriva da quello di una Honda Hornet e mantiene il catalizzatore originale.



Nata per giocare su strada
È strano trovare su una BMW il largo manubrio di una MV Agusta Brutale, montato su piastre di derivazione KTM. Eppure tutto sembra originale, le parti si fondono perfettamente e le finiture sono curate quanto e forse più di quelle di serie. La distanza tra la sella e le pedane di serie invece è un po' troppo ridotta e costringe a guidare con le ginocchia parecchio piegate. In effetti questa MotorSport Racer non è comoda come altre realizzazioni di MotoUp (per esempio la Maci Marlboro, anch'essa derivata da una R 1100 S), ma non è stata nemmeno concepita per coprire lunghe distanze: è una café racer... nel senso che è perfetta per arrivare sparati davanti al locale alla moda, annunciati dal suono di scarico pieno e profondo, mai troppo fastidioso, e bersi un drink mentre gli sguardi vogliosi intorno accarezzano la vernice perlata e immacolata. 
Di solito a questo punto la descrizione di una fuoriserie finisce, perché non è possibile guidarla. Invece stavolta, grazie alla gentilezza del proprietario (e all'intercessione di Calasso), ci ritroviamo in mano le chiavi della BMW bianca con l'invito a farci un giro. Non ce lo facciamo ripetere, anche perché vogliamo verificare ciò che Calasso sostiene (da vero pilota): i "giocattoli di Tony" vanno guidati, non solo ammirati. Giriamo la chiave e si accende anche il piccolo strumento che fornisce tutte le informazioni con una bellissima retroilluminazione azzurra. Dentro la prima e via: la strada sulla quale effettuiamo il test è umida e scivolosa, ma la MotorSport Racer viaggia sicura, trasmettendo un buon feeling. Visto che il motore non è cambiato, la potenza è praticamente la stessa della R 1100 S originale, erogata in maniera lineare e vigorosa già ai medi regimi. I chili persi durante la trasformazione rendono però la BMW di Tony's Toy molto più brillante e più agile, oltre che svelta a prendere la corda: sembra di guidare una moto quasi di serie nonostante i cambiamenti radicali, soprattutto a livello di ciclistica, gratificati dal suono dello scarico coinvolgente e divertendosi parecchio. Si tratta di una fuoriserie di alto livello, curata in ogni più piccolo particolare dai ragazzi di MotoUp, ma allo stesso tempo di una moto "vera", da usare tutti i giorni senza particolari attenzioni. A parte un ottimo antifurto: questa BMW elegante, immacolata e curata, non passa inosservata!
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