Sicurezza stradale, in crescita le multe per chi non usa il casco
L’estate 2017 segna un’importante inversione di tendenza: dal 1° luglio al 4 settembre le contravvenzioni per mancato uso del casco in moto o scooter sono cresciute per la prima volta del 12,3%. Una crescita legata probabilmente a un mix: controlli più numerosi e capillari e caldo torrido
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Politica e trasporti
Senza protezione
A 31 anni dall’entrata in vigore della legge che rendeva obbligatorio l’uso del casco in moto, l’estate 2017 ha registrato una preoccupante inversione di tendenza. Dal 1° luglio al 4 settembre le contravvenzioni per mancato uso del casco, infatti, sono state 4.498, con un aumento del 12,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La crescita è in parte frutto del grande sforzo messo in atto dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, coordinati da Viabilità Italia, il Centro di coordinamento nazionale in materia di viabilità presieduto dal direttore del Servizio Polizia stradale del ministero dell’Interno; in tutto sono state impiegate 692.307 pattuglie, con un bollettino degno di una guerra: 12.369 patenti ritirate, 626.880 punti patente decurtati. Pesano sul bilancio i 355 incidenti mortali, e dalla conta mancano quelli rilevati dalle Polizie locali. Oltre al maggior controllo, però, l’aumento delle contravvenzioni ai senza casco si potrebbe addurre all’estate particolarmente calda, anche se la scelta di non indossare il casco resta - lo ribadiamo, anche se non dovrebbe essere necessario - una decisione insensata ed estremamente pericolosa, per sé e per gli altri. “La strada è in salita: ci conforta il fatto che la nostra attività vede dei risultati ma dobbiamo diffondere sempre più una cultura di legalità sulle strade”, ha detto in una conferenza stampa il capo della Polstrada e presidente di Viabilità Italia, Giuseppe Bisogno. Certo preoccupa anche il fatto che siano in crescita anche le contravvenzioni per guida in stato di ebbrezza (5.160, +3,7%) e per guida sotto influenza della droga (458, +14,8%).
A 31 anni dall’entrata in vigore della legge che rendeva obbligatorio l’uso del casco in moto, l’estate 2017 ha registrato una preoccupante inversione di tendenza. Dal 1° luglio al 4 settembre le contravvenzioni per mancato uso del casco, infatti, sono state 4.498, con un aumento del 12,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La crescita è in parte frutto del grande sforzo messo in atto dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, coordinati da Viabilità Italia, il Centro di coordinamento nazionale in materia di viabilità presieduto dal direttore del Servizio Polizia stradale del ministero dell’Interno; in tutto sono state impiegate 692.307 pattuglie, con un bollettino degno di una guerra: 12.369 patenti ritirate, 626.880 punti patente decurtati. Pesano sul bilancio i 355 incidenti mortali, e dalla conta mancano quelli rilevati dalle Polizie locali. Oltre al maggior controllo, però, l’aumento delle contravvenzioni ai senza casco si potrebbe addurre all’estate particolarmente calda, anche se la scelta di non indossare il casco resta - lo ribadiamo, anche se non dovrebbe essere necessario - una decisione insensata ed estremamente pericolosa, per sé e per gli altri. “La strada è in salita: ci conforta il fatto che la nostra attività vede dei risultati ma dobbiamo diffondere sempre più una cultura di legalità sulle strade”, ha detto in una conferenza stampa il capo della Polstrada e presidente di Viabilità Italia, Giuseppe Bisogno. Certo preoccupa anche il fatto che siano in crescita anche le contravvenzioni per guida in stato di ebbrezza (5.160, +3,7%) e per guida sotto influenza della droga (458, +14,8%).
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