SBK 2015, Biaggi: “Difficile che torni in gara”. Orari diretta TV
Max Biaggi, commentatore del mondiale Superbike per Mediaset, ha raccontato come ha iniziato questa nuova sfida due anni fa e chi è il suo favorito per il mondiale 2015. In questa stagione sarà anche tester per Aprilia, ma ha sottolineato che la nuova MotoGP scenderà in pista solo nel 2016 mentre ha ammesso di esser rimasto “deluso” dalla nuova Ducati Desmosedici GP15
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News
Un telecronista in sella
Max Biaggi, sei volte campione del mondo, da due anni è commentatore della Superbike, esperienza che continuerà anche quest'anno. Il “Corsaro”, ritiratosi dalle corse da campione del mondo Superbike nel 2012, ha raccontato come è passato dal manubrio al microfono: “Cerco sempre di fare quello che più mi piace, in modo che non mi pesi. Questa avventura del commento tecnico è stata una scommessa che mi ha lanciato Fabio Pravettoni (Responsabile Produzione Area Motori di Mediaset). È nata quasi come un gioco, e poi si è realizzata. Mi sono abbastanza concentrato nel fare questo lavoro, volevo vincere questa sfida. Quest'anno nel contratto sono state inserite alcune opzioni, a seconda che capitino alcune occasioni. Starò via da casa molto tra gli impegni con Mediaset e quelli in pista con Aprilia, ma una volta ottenuto il nullaosta dalla famiglia... (ride)” Nella stagione 2015 Max si dividerà tra il lavoro di commentatore e quello di collaudatore per Aprilia, che ha iniziato un ambizioso progetto in MotoGP. Il romano ha dichiarato: “Più o meno me l'aspettavo un inizio così difficile. Il distacco dai primi è molto importante, ma questa Aprilia 2015 non è una MotoGP vera, è una via di mezzo con una CRT un po' più evoluta. La vera MotoGP è ancora in fase di costruzione e la vedrete solo nel 2016. Per quanto riguarda il mio programma sono contento, collaboro con gente che conosco da quasi vent'anni, ci capiamo all'istante. Questo aiuta sicuramente loro e appaga me. Andare in pista per correre la vedo un po' difficile, intanto continuo il mio lavoro da tester”. Parlando sempre della top class, la Ducati Desmosedici GP15 non l'ha soddisfatto: “Me l'aspettavo diversa, forse cambierà ancora. Io certamente mi aspettavo qualcosa di più”. A un ex pilota di grande esperienza come lui è stato chiesto un pronostico secco sia per la Superbike che per la MotoGP: “Direi Jonathan Rea con la Kawasaki, potrebbe essere l'anno della sua consacrazione, lui che ha molto talento e non ha mai avuto una moto all'altezza. In MotoGP se dico Marquez sono scontato, dico Lorenzo, un bravo ragazzo che conosco da una vita. Quest'anno l'ho visto particolarmente motivato e preparato”. Dalla prima gara d'apertura della Superbike, in scena il 22 febbraio, non è detto che si possano capire subito i valori in campo, Biaggi l'ha analizzata così “La gara d'apertura è un po' come il grande cantante che ha paura di steccare nel concerto live. Avranno tutti un po' di timore, anche per evitare di buttare via un grande risultato a cui poi potranno rimediare solo dopo un mese con la seconda gara in Tailandia. Tutti cercheranno di fare una gara controllata, anche se poi quando hai la benzina vai. Gara 2 sarà tutta da vedere: chi non è riuscito a fare risultato può rifarsi e chi si è trattenuto prima, lascerà andare i cavalli”.
Max Biaggi, sei volte campione del mondo, da due anni è commentatore della Superbike, esperienza che continuerà anche quest'anno. Il “Corsaro”, ritiratosi dalle corse da campione del mondo Superbike nel 2012, ha raccontato come è passato dal manubrio al microfono: “Cerco sempre di fare quello che più mi piace, in modo che non mi pesi. Questa avventura del commento tecnico è stata una scommessa che mi ha lanciato Fabio Pravettoni (Responsabile Produzione Area Motori di Mediaset). È nata quasi come un gioco, e poi si è realizzata. Mi sono abbastanza concentrato nel fare questo lavoro, volevo vincere questa sfida. Quest'anno nel contratto sono state inserite alcune opzioni, a seconda che capitino alcune occasioni. Starò via da casa molto tra gli impegni con Mediaset e quelli in pista con Aprilia, ma una volta ottenuto il nullaosta dalla famiglia... (ride)” Nella stagione 2015 Max si dividerà tra il lavoro di commentatore e quello di collaudatore per Aprilia, che ha iniziato un ambizioso progetto in MotoGP. Il romano ha dichiarato: “Più o meno me l'aspettavo un inizio così difficile. Il distacco dai primi è molto importante, ma questa Aprilia 2015 non è una MotoGP vera, è una via di mezzo con una CRT un po' più evoluta. La vera MotoGP è ancora in fase di costruzione e la vedrete solo nel 2016. Per quanto riguarda il mio programma sono contento, collaboro con gente che conosco da quasi vent'anni, ci capiamo all'istante. Questo aiuta sicuramente loro e appaga me. Andare in pista per correre la vedo un po' difficile, intanto continuo il mio lavoro da tester”. Parlando sempre della top class, la Ducati Desmosedici GP15 non l'ha soddisfatto: “Me l'aspettavo diversa, forse cambierà ancora. Io certamente mi aspettavo qualcosa di più”. A un ex pilota di grande esperienza come lui è stato chiesto un pronostico secco sia per la Superbike che per la MotoGP: “Direi Jonathan Rea con la Kawasaki, potrebbe essere l'anno della sua consacrazione, lui che ha molto talento e non ha mai avuto una moto all'altezza. In MotoGP se dico Marquez sono scontato, dico Lorenzo, un bravo ragazzo che conosco da una vita. Quest'anno l'ho visto particolarmente motivato e preparato”. Dalla prima gara d'apertura della Superbike, in scena il 22 febbraio, non è detto che si possano capire subito i valori in campo, Biaggi l'ha analizzata così “La gara d'apertura è un po' come il grande cantante che ha paura di steccare nel concerto live. Avranno tutti un po' di timore, anche per evitare di buttare via un grande risultato a cui poi potranno rimediare solo dopo un mese con la seconda gara in Tailandia. Tutti cercheranno di fare una gara controllata, anche se poi quando hai la benzina vai. Gara 2 sarà tutta da vedere: chi non è riuscito a fare risultato può rifarsi e chi si è trattenuto prima, lascerà andare i cavalli”.
Foto e immagini
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