Salone di Milano 2016 - Ducati Scrambler Desert Sled, enduro vintage
La Ducati Scrambler Desert Sled sfoggia uno stile da enduro anni 70, con ruota anteriore da 19 pollici, sospensioni regolabili, parafanghi e sella rialzati e telaio rinforzato. Confermato il motore bicilindrico 803 cm3, ora omologato Euro 4 e con una messa a punto che privilegia la fluidità ai bassi regimi
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Moto
Addio asfalto!
Le Desert Sled (“Slitte da Deserto”) sono fuoristrada nate negli anni 60 e 70 dalla fantasia degli appassionati che praticavano l'off road nel deserto del Southwest californiano e partecipavano alla massacrante Baja in Mexico. La ricetta era semplice, si prendevano delle stradali di oltre 500 cm3, si toglievano gli accessori non indispensabili, si montavano gomme tassellate, cerchi a raggi, sospensioni a lunga escursione e piastre paramotore e l'endurona era servita.
La Ducati Scrambler Desert Sled riprende quello spirito e sfoggia un telaio rinforzato, con due piastre laterali forgiate che abbracciano il bicilindrico e sostengono un nuovo forcellone, rinforzato e più lungo (l'interasse è di 1505 mm) rispetto a quello delle altre Scrambler. Adeguate anche le sospensioni: forcella Kayaba, completamente regolabile, con un’escursione di 200 mm e mono regolabile in estensione e nel precarico molla, troviamo poi ruote a raggi con anteriore da 19’’ e una linea da classica off road anni 70. Altri dettagli inediti sono il nuovo paracatena, una “pinna” per proteggere la corona, proprio come sulle moto da fuoristrada, la griglia per il proiettore anteriore, i parafanghi alti appositamente disegnati per questa versione, gli pneumatici Pirelli Scorpion M+S e il paramotore.
Le Desert Sled (“Slitte da Deserto”) sono fuoristrada nate negli anni 60 e 70 dalla fantasia degli appassionati che praticavano l'off road nel deserto del Southwest californiano e partecipavano alla massacrante Baja in Mexico. La ricetta era semplice, si prendevano delle stradali di oltre 500 cm3, si toglievano gli accessori non indispensabili, si montavano gomme tassellate, cerchi a raggi, sospensioni a lunga escursione e piastre paramotore e l'endurona era servita.
La Ducati Scrambler Desert Sled riprende quello spirito e sfoggia un telaio rinforzato, con due piastre laterali forgiate che abbracciano il bicilindrico e sostengono un nuovo forcellone, rinforzato e più lungo (l'interasse è di 1505 mm) rispetto a quello delle altre Scrambler. Adeguate anche le sospensioni: forcella Kayaba, completamente regolabile, con un’escursione di 200 mm e mono regolabile in estensione e nel precarico molla, troviamo poi ruote a raggi con anteriore da 19’’ e una linea da classica off road anni 70. Altri dettagli inediti sono il nuovo paracatena, una “pinna” per proteggere la corona, proprio come sulle moto da fuoristrada, la griglia per il proiettore anteriore, i parafanghi alti appositamente disegnati per questa versione, gli pneumatici Pirelli Scorpion M+S e il paramotore.
Rivista anche la posizione di guida, grazie a una seduta più alta (860 mm da terra, optional c'è una sella più bassa di 20 mm), pedane da fuoristrada con gommini smontabili (quelle del passeggero possono essere rimosse facilmente) e un manubrio a sezione variabile con traversino di rinforzo. L’impianto frenante è Brembo con ABS di serie: all’anteriore troviamo un disco da 330 mm, accoppiato a una pinza a quattro pistoncini monoblocco ad attacco radiale. Quanto al motore, la Scrambler Desert Sled monta il bicilindrico Desmodue da 803 cm3 raffreddato ad aria e olio da 75 CV, ora omologato Euro 4 e che, grazie a un inedito comando del gas e una nuova messa punto, promette di avere un'erogazione fluida e ben gestibile anche ai regimi più bassi. Due i colori disponibili: White Mirage e Red Dusk.
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