Roma: il Tar dà ragione alla FMI. Via libera alla circolazione delle storiche
Accogliendo le istanze della FMI e degli altri Registri Storici, il Tar del Lazio ha annullato il divieto di circolazione delle moto storiche all’interno della Fascia Verde di Roma
Moto storiche a Roma
Se iscritte in un registro storico e collezionistico, le moto storiche a Roma potranno tornare a circolare liberamente anche all’interno della Fascia Verde, la ZTL più estesa della città (qui la mappa online), attiva tutti i giorni dal lunedì al venerdì (esclusi i festivi) senza limiti di orario. A stabilirlo è la nuova sentenza emessa lo scorso 5 luglio dal Tar del Lazio che, ancora una volta, ha annullato l’Ordinanza del Sindaco di Roma e la Deliberazione della Giunta Regionale per le parti che limitavano la circolazione dei mezzi storici. "Sono orgoglioso che il Tar del Lazio abbia accolto le nostre richieste e quelle di tutti gli altri enti”, ha dichiarato Giovanni Copioli, Presidente FMI.”Posso dire che questa sentenza è una vera e propria vittoria per il motorismo storico. Un primo, importante passo per l'annullamento dei provvedimenti di limitazione alla circolazione - ha ricordato Copioli - era stato fatto nell'ottobre 2023, questa volta però è stato posto un ulteriore fondamentale tassello che spero possa porre la parola fine a questa vicenda. Ringrazio tutte le istituzioni e i rappresentanti delle autorità che si sono spesi per ottenere questo successo, che tutela fortemente i nostri Tesserati con moto iscritta al Registro Storico”.
Come evidenziato dallo stesso Presidente FMI, la sentenza riconosce così oltre al valore culturale dei veicoli storici anche l’inopportunità di compararli ai veicoli più inquinanti. Se iscritte ai registri storici, anche le moto più anziane potranno pertanto, a prescindere dalla classe d’inquinamento, tornare a circolare per la Fascia Verde della Capitale.
La sentenza
“Come già rilevato nella sentenza n.15408/2023 ed osservato altresì dal Consiglio di Stato nelle pronunce finora rese sulla tematica in esame a livello cautelare (rif. ordinanze nn. 2174/2023; 2175/2023) ma anche consultiva (rif. parere n.799/2021 del 21.4.2021), i mezzi di interesse storico e collezionistico rappresentano un bene di rilevanza culturale, pertanto assoggettato alla protezione apprestata dall’ordinamento e, con esso, dalla stessa Costituzione (art.9, ma va considerato anche l’art.16 sulla libertà di circolazione) - si legge nell'ultime sentenza-. Peraltro, tali mezzi sono oggettivamente infungibili, dal momento che, data la loro rilevanza storica, non possono essere sostituiti con altri veicoli più recenti (con il sacrificio ineluttabile del bene di rilevanza culturale), talchè non se ne può, senza adeguato e ragionevole bilanciamento con altro valore di rango costituzionale (la salute, ex art.32 Cost.), imporre il sacrificio immotivato, pena l’emersione di un diritto “tiranno””.