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A Pesaro un museo con 70 moto della collezione Morbidelli

Della collezione Morbidelli andata all’asta a metà agosto sono rimasti in Italia una settantina di esemplari molto interessanti con più di 75 anni, per portarli all’estero sarebbe stato necessario un permesso speciale. Sono stati acquistati dall’ASI mentre il Comune di Pesaro metterà a disposizione uno spazio espositivo
Museo a Pesaro
I programmi sono stati rispettati e la gran parte delle moto che costituivano la collezione dello scomparso Giancarlo Morbidelli sono state vendute all’incanto dalla Casa d’aste Bonham’s, in Gran Bretagna, nel weekend di Ferragosto (qui tutti i dettagli). Non tutto è perduto però, perché sono rimasti in Italia una settantina di esemplari molto interessanti. Siccome hanno più di 75 anni, godono di una protezione particolare e sarebbe stato necessario un permesso speciale per portarli all’estero.
L’ASI - Automotoclub Storico Italiano nel frattempo non è rimasto con le mani in mano, spinto dal ministero dei Beni Culturali. Già alla fine di giugno c’era stata una riunione per valutare l’acquisto di quanto rimane della collezione: avevano partecipato il presidente dell’ASI, Alberto Scuro, e il vicepresidente, Benito Battilani, il presidente dell’associazione “Terra di piloti e motori”, Alberto Paccapelo, e Franco Arceci in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Pesaro.
Era stata fatta una valutazione complessiva delle moto rimaste dell’ordine del milione di euro, era stata formulata una proposta e stando a quanto riporta il quotidiano Il Resto del Carlino la trattativa con la famiglia Morbidelli è andata in porto.
Dunque se tutto verrà confermato l’intenzione è di allestire un nuovo museo della moto, sempre a Pesaro: come sede è stato identificato l’ex tribunale di via San Francesco, i cui locali andranno ristrutturati per la bisogna.
La famiglia Morbidelli ha conservato la proprietà delle moto da gran premio fatte costruire da Giancarlo, che vinsero diversi titoli mondiali negli anni 70.
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