Nicola Dutto "sfida" Valentino al Moto Ranch
Invitato al Moto Ranch di Valentino Rossi, Nicola Dutto ha “sfidato” il Dottore a suon di derapate nella prova all’americana. Il circuito di Tavullia è particolare ed insidioso e, per acquisire il giusto feeling, ci vuole tempo e tecnica: Dutto se l’è cavata bene ma, a prescindere dal risultato, s’è goduto una bellissima esperienza che presto ha intenzione di replicare
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Dutto al Moto Ranch
Lungo 2 km e mezzo, fatto di curve e variazioni di pendenza, il circuito di Tavullia, nel Moto Ranch di Valentino Rossi, diventa ogni sabato teatro di una “sfida” giocata a colpi di derapata. Qui, dove tra gli altri si allenano i cadetti della VR Academy, in assenza di tappe del GP, alcuni tra i migliori piloti al mondo si cimentano nella prova all’americana: diverse manche di due giri, con gli ultimi due piloti che vengono eliminati ad ogni giro fino alla finale, che si corre in quattro ed è di tre giri. Tra i grandi che ne hanno calcato il particolare fondo fatto di un materiale unico che permette alle moto di derapare, senza amalgamarsi in caso di pioggia, anche il cuneese Nicola Dutto: con all’attivo, tra le altre, due vittorie a livello europeo nella categoria Baja, il primo pilota paraplegico a prendere parte alla mitica Dakar ha infatti “sfidato” il Dottore in sella ad una moto appositamente preparata dal suo team. La pista è insidiosa ma, pur venendo eliminato al primo turno - a correre c’erano anche Franco Morbidelli, Lorenzo Baldassarri, Mattia Pasini e Andrea Migno - Dutto ha ricevuto i complimenti di tutti per la prova disputata. Sicuramente avrà presto l’occasione giusta per migliorare il feeling con il fondo e “rifarsi” con una nuova sfida: “Girare nel ranch è stato emozionante - ha spiegato - ma allo stesso tempo molto impegnativo perché è difficile capire come far aderire la moto. Sono contento di aver avuto questa opportunità, ho trovato e ricevuto un’ottima accoglienza da parte di Vale e del suo staff. Nonostante il risultato sono soddisfatto della prova che ho fatto, i ragazzi mi aspettano ancora per altri allenamenti”.
Nicola Dutto
La passione per la moto ha accompagnato Nicola Dutto da quando aveva 22 anni fino ad oggi: il pilota cuneese è un campione di motociclismo che si è distinto dal 2004 al 2009 per due vittorie a livello europeo nella categoria Baja, oltre a due titoli italiani. Nel 2010 ha subito un grave incidente ma grazie alla sua tenacia è tornato a gareggiare nel mondo che gli appartiene: nella polvere e nel fango delle corse.
Nel 2012 Nicola Dutto, grazie ad alcune modifiche alla sua moto, è risalito infatti in sella alla Ktm e ha potuto correre la Baja Espana Aragon in Spagna (500 km in due tappe), una competizione di riferimento in Europa. Nel 2013 è riuscito a gareggiare alla Baja 500 in Messico, 800 km nonstop su un tracciato particolarmente difficile e faticoso. Quel giorno è stato il primo pilota paraplegico a gareggiare nel Mondiale Desert Race. Nel 2017 e nel 2018 Dutto ha portato a termine anche il Merzouga Rally e Hearts of Morocco. Nel gennaio 2019 ha partecipato invece alla Dakar, il rally raid più duro al mondo, ed è stato il primo pilota paraplegico a correre nella categoria moto.
Lungo 2 km e mezzo, fatto di curve e variazioni di pendenza, il circuito di Tavullia, nel Moto Ranch di Valentino Rossi, diventa ogni sabato teatro di una “sfida” giocata a colpi di derapata. Qui, dove tra gli altri si allenano i cadetti della VR Academy, in assenza di tappe del GP, alcuni tra i migliori piloti al mondo si cimentano nella prova all’americana: diverse manche di due giri, con gli ultimi due piloti che vengono eliminati ad ogni giro fino alla finale, che si corre in quattro ed è di tre giri. Tra i grandi che ne hanno calcato il particolare fondo fatto di un materiale unico che permette alle moto di derapare, senza amalgamarsi in caso di pioggia, anche il cuneese Nicola Dutto: con all’attivo, tra le altre, due vittorie a livello europeo nella categoria Baja, il primo pilota paraplegico a prendere parte alla mitica Dakar ha infatti “sfidato” il Dottore in sella ad una moto appositamente preparata dal suo team. La pista è insidiosa ma, pur venendo eliminato al primo turno - a correre c’erano anche Franco Morbidelli, Lorenzo Baldassarri, Mattia Pasini e Andrea Migno - Dutto ha ricevuto i complimenti di tutti per la prova disputata. Sicuramente avrà presto l’occasione giusta per migliorare il feeling con il fondo e “rifarsi” con una nuova sfida: “Girare nel ranch è stato emozionante - ha spiegato - ma allo stesso tempo molto impegnativo perché è difficile capire come far aderire la moto. Sono contento di aver avuto questa opportunità, ho trovato e ricevuto un’ottima accoglienza da parte di Vale e del suo staff. Nonostante il risultato sono soddisfatto della prova che ho fatto, i ragazzi mi aspettano ancora per altri allenamenti”.
Nicola Dutto
La passione per la moto ha accompagnato Nicola Dutto da quando aveva 22 anni fino ad oggi: il pilota cuneese è un campione di motociclismo che si è distinto dal 2004 al 2009 per due vittorie a livello europeo nella categoria Baja, oltre a due titoli italiani. Nel 2010 ha subito un grave incidente ma grazie alla sua tenacia è tornato a gareggiare nel mondo che gli appartiene: nella polvere e nel fango delle corse.
Nel 2012 Nicola Dutto, grazie ad alcune modifiche alla sua moto, è risalito infatti in sella alla Ktm e ha potuto correre la Baja Espana Aragon in Spagna (500 km in due tappe), una competizione di riferimento in Europa. Nel 2013 è riuscito a gareggiare alla Baja 500 in Messico, 800 km nonstop su un tracciato particolarmente difficile e faticoso. Quel giorno è stato il primo pilota paraplegico a gareggiare nel Mondiale Desert Race. Nel 2017 e nel 2018 Dutto ha portato a termine anche il Merzouga Rally e Hearts of Morocco. Nel gennaio 2019 ha partecipato invece alla Dakar, il rally raid più duro al mondo, ed è stato il primo pilota paraplegico a correre nella categoria moto.
Foto e immagini
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