MV Agusta, le tre cilindri Euro 4 senza perdere cavalli
L'omologazione Euro 4 arriva sui modelli della gamma 3 cilindri della casa varesina, ma senza toccare la potenza massima, che resta di 128 e 140 CV rispettivamente per i motori 675 e 800. Ci sono anche numerose migliorie a livello di meccanica ed elettronica
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Moto
Tre cilindri puliti
La gamma a tre cilindri di MV Agusta – formata dalle supersportive F3, in versione 675 (nata per correre nel mondiale Supersport) e 800 e dalla Brutale/Dragster 800 – si aggiorna alla normativa antinquinamento Euro 4, passaggio obbligato, perdendo il 50% delle emissioni e il 48% del rumore rispetto alle Euro 3. La buona notizia è che i cavalli non calano e restano gli stessi per i due motori, rispettivamente 124 e 140 CV. Il passaggio è stata l’occasione per i tecnici per introdurre numerose migliorie, tutte condivise dai tre modelli, eccezion fatta per il nuovo punto di fissaggio al telaio del motore delle due F3, che aumenta la rigidità complessiva a livello flessionale. Dal punto di vista della meccanica arrivano un nuovo contralbero che riduce attrito, usura e rumore, una pompa olio e acqua con nuovi ingranaggi, camme e valvole aspirazione più robuste e affidabili; rivisti anche cambio, motorino d’avviamento, ruota libera, collettori, silenziatori di scarico e i coperchi motore (offrono una miglior protezione in caso di scivolata). L’elettronica dei tre modelli è stata rivista nella mappatura della fase d’avviamento per renderla più efficace. Rivoluzionato nei parametri di funzionamento il controllo di trazione del sistema MVICS: ora ha una miglior efficacia nei vari ambiti di utilizzo delle moto, pista compresa naturalmente. Infine, il cambio elettronico EAS 2.0 ora ha innesto più dolci ed è più preciso in innesto e in scalata.
La gamma a tre cilindri di MV Agusta – formata dalle supersportive F3, in versione 675 (nata per correre nel mondiale Supersport) e 800 e dalla Brutale/Dragster 800 – si aggiorna alla normativa antinquinamento Euro 4, passaggio obbligato, perdendo il 50% delle emissioni e il 48% del rumore rispetto alle Euro 3. La buona notizia è che i cavalli non calano e restano gli stessi per i due motori, rispettivamente 124 e 140 CV. Il passaggio è stata l’occasione per i tecnici per introdurre numerose migliorie, tutte condivise dai tre modelli, eccezion fatta per il nuovo punto di fissaggio al telaio del motore delle due F3, che aumenta la rigidità complessiva a livello flessionale. Dal punto di vista della meccanica arrivano un nuovo contralbero che riduce attrito, usura e rumore, una pompa olio e acqua con nuovi ingranaggi, camme e valvole aspirazione più robuste e affidabili; rivisti anche cambio, motorino d’avviamento, ruota libera, collettori, silenziatori di scarico e i coperchi motore (offrono una miglior protezione in caso di scivolata). L’elettronica dei tre modelli è stata rivista nella mappatura della fase d’avviamento per renderla più efficace. Rivoluzionato nei parametri di funzionamento il controllo di trazione del sistema MVICS: ora ha una miglior efficacia nei vari ambiti di utilizzo delle moto, pista compresa naturalmente. Infine, il cambio elettronico EAS 2.0 ora ha innesto più dolci ed è più preciso in innesto e in scalata.
Foto e immagini
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