Multe, i comuni pronti a batter cassa nel 2015
Dopo una leggera flessione nel 2014, gli incassi per i comuni, provenienti dalle multe, dovrebbero tornare a salire del 20% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge da un'indagine dell'Adnkronos sui bilanci delle amministrazioni locali. Milano intende installare 10 nuovi autovelox, Roma metterà più vigili sulle strade e sono sempre più numerosi quelli che gonfiano le spese di notifica...
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Politica e trasporti
Multe, via facile per far cassa
Si sa: le casse della maggior parte dei Comuni italiani non sono certo floride. Per rimediare, la soluzione più facile, sono le contravvenzioni, da accrescere installando più autovelox, come ha intenzione di fare Milano, o aumentando il numero dei vigili in strada coma ha intenzione di fare Roma. Infatti nella capitale si prospetta per il 2015 un inasprimento dei controlli, sovvenzionato con il 20% degli incassi delle multe stesse (circa 34 milioni); il Comune punta a incassare in totale 250 milioni 120mila euro dalle multe nel 2015, di cui 2 milioni 500mila euro per “ammende e oblazioni tramite autovelox”. Milano, invece, punta sugli autovelox, visto che le sole sanzioni nel 2013 hanno portato nelle casse comunali ben 132 milioni e 300.000 euro: l’amministrazione di Pisapia vuole installare fino a 10 nuovi autovelox quest'anno che si aggiungeranno ai 7 inaugurati nel 2014. Considerando gli importi delle sanzioni previste per l'eccesso di velocità (da 41 a 821 euro), gli autovelox milanesi sono in grado di fruttare al Comune anche 480 mila euro al giorno, escludendo i ricorsi, lo “sconto” del 30% per i pagamenti entro 5 giorni e l’evasione che pesa per il 30% sul totale delle contravvenzioni. Nei comuni più piccoli, mentre cala il numero di verbali, sale l'incidenza delle multe: nella virtuosa Bolzano, per esempio, sono stimati incassi pari a 38 euro a carico di ognuno dei 105.713 residenti (4.014.000 gli euro alla voce “Proventi da servizi pubblici - Polizia municipale” stimati dal Comune). Oltre al danno, infine, c'è anche la beffa. Lo stesso ministro delle Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi è intervenuto più volte per ribadire che “non è tollerabile che si utilizzi la leva delle contravvenzioni per ripianare buchi di bilancio”, stigmatizzando la tendenza delle amministrazioni comunali a gonfiare le spese di notifica per compensare lo sconto del 30%, previsto dalla legge per chi paga entro 5 giorni.
Si sa: le casse della maggior parte dei Comuni italiani non sono certo floride. Per rimediare, la soluzione più facile, sono le contravvenzioni, da accrescere installando più autovelox, come ha intenzione di fare Milano, o aumentando il numero dei vigili in strada coma ha intenzione di fare Roma. Infatti nella capitale si prospetta per il 2015 un inasprimento dei controlli, sovvenzionato con il 20% degli incassi delle multe stesse (circa 34 milioni); il Comune punta a incassare in totale 250 milioni 120mila euro dalle multe nel 2015, di cui 2 milioni 500mila euro per “ammende e oblazioni tramite autovelox”. Milano, invece, punta sugli autovelox, visto che le sole sanzioni nel 2013 hanno portato nelle casse comunali ben 132 milioni e 300.000 euro: l’amministrazione di Pisapia vuole installare fino a 10 nuovi autovelox quest'anno che si aggiungeranno ai 7 inaugurati nel 2014. Considerando gli importi delle sanzioni previste per l'eccesso di velocità (da 41 a 821 euro), gli autovelox milanesi sono in grado di fruttare al Comune anche 480 mila euro al giorno, escludendo i ricorsi, lo “sconto” del 30% per i pagamenti entro 5 giorni e l’evasione che pesa per il 30% sul totale delle contravvenzioni. Nei comuni più piccoli, mentre cala il numero di verbali, sale l'incidenza delle multe: nella virtuosa Bolzano, per esempio, sono stimati incassi pari a 38 euro a carico di ognuno dei 105.713 residenti (4.014.000 gli euro alla voce “Proventi da servizi pubblici - Polizia municipale” stimati dal Comune). Oltre al danno, infine, c'è anche la beffa. Lo stesso ministro delle Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi è intervenuto più volte per ribadire che “non è tollerabile che si utilizzi la leva delle contravvenzioni per ripianare buchi di bilancio”, stigmatizzando la tendenza delle amministrazioni comunali a gonfiare le spese di notifica per compensare lo sconto del 30%, previsto dalla legge per chi paga entro 5 giorni.
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