Multe, -40% nelle grandi città italiane
Milano, Genova e Torino hanno fatto registrare circa il 40% in meno di multe incassate. Stabile, invece, la situazione al sud, dove non si sono registrate variazioni di rilievo. Guidatori più attenti o aumento vertiginosi dei ricorsi?
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Politica e trasporti
Calo vertiginoso
I comuni italiani devono fare i conti con un calo decisamente drastico dei proventi derivati dalle multe. Nei primi sei mesi del 2016, infatti, le amministrazioni locali hanno incassato multe per 476 milioni di euro, cioè il 12,2% in meno rispetto ai soldi raccolti nella prima metà dell’anno scorso.Per quanto le regioni del Nord Ovest restino quelle con il numero di multe più alto, il loro calo è decisamente importante: in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria i 188,8 milioni riscossi da gennaio a giugno rappresentano un calo del 23,2% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Se si esaminano i comuni, ad esclusione di Roma, non rilevata, i cali più importanti si registrano nelle grandi città dove Milano fa segnare un -40% che potrebbe mettere seriamente in crisi le casse comunali (nei bilanci previsionali era stato stimato un aumento del 34%...). Cali forti anche a Torino, Genova e Modena, mentre le città del mezzogiorno si attestano, in media, ai livelli dello scorso anno. Le oscillazioni tra le varie città sono dovute a una serie infinita di fattori, così come la diversità di rapporto tra multe comminate e multe incassate. Il calo delle multe, infatti, non è probabilmente dovuto a un improvviso aumento del senso civico degli utenti della strada, bensì all'incremento (soprattutto al sud) di multe non pagate e all'aumento dei ricorsi vinti, causati (anche, ma non solo) da vizi di procedura. Insomma, la situazione sembra essere ancora molto fluida e finché non si concretizzerà la riforma della riscossione locale avviata nel 2011 e rimasta inattuata, gli incassi potrebbero calare ulteriormente con conseguenze negative soprattutto per i comuni e per i miglioramenti alle infrastrutture (pagati con i soldi, appunto, delle multe).
I comuni italiani devono fare i conti con un calo decisamente drastico dei proventi derivati dalle multe. Nei primi sei mesi del 2016, infatti, le amministrazioni locali hanno incassato multe per 476 milioni di euro, cioè il 12,2% in meno rispetto ai soldi raccolti nella prima metà dell’anno scorso.Per quanto le regioni del Nord Ovest restino quelle con il numero di multe più alto, il loro calo è decisamente importante: in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria i 188,8 milioni riscossi da gennaio a giugno rappresentano un calo del 23,2% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Se si esaminano i comuni, ad esclusione di Roma, non rilevata, i cali più importanti si registrano nelle grandi città dove Milano fa segnare un -40% che potrebbe mettere seriamente in crisi le casse comunali (nei bilanci previsionali era stato stimato un aumento del 34%...). Cali forti anche a Torino, Genova e Modena, mentre le città del mezzogiorno si attestano, in media, ai livelli dello scorso anno. Le oscillazioni tra le varie città sono dovute a una serie infinita di fattori, così come la diversità di rapporto tra multe comminate e multe incassate. Il calo delle multe, infatti, non è probabilmente dovuto a un improvviso aumento del senso civico degli utenti della strada, bensì all'incremento (soprattutto al sud) di multe non pagate e all'aumento dei ricorsi vinti, causati (anche, ma non solo) da vizi di procedura. Insomma, la situazione sembra essere ancora molto fluida e finché non si concretizzerà la riforma della riscossione locale avviata nel 2011 e rimasta inattuata, gli incassi potrebbero calare ulteriormente con conseguenze negative soprattutto per i comuni e per i miglioramenti alle infrastrutture (pagati con i soldi, appunto, delle multe).
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