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Moto Guzzi Stelvio, ecco come è fatta

Ecco le prime foto rubate che mostrano per bene come è fatta la Stelvio. La nuova crossover di Guzzi mantiene il family feeling con la V100 Mandello, anche se qui si tratta evidentemente di un’interpretazione che strizza l’occhio al fuoristrada

Più di una volta sono stati ”beccati” in giro prototipi della Stelvio, la nuova crossover di Moto Guzzi fatta intravedere al Salone di Milano dello scorso anno. Ora però sul web sono comparse queste immagini che rendono molto più chiaro come sia fatta la nuova proposta in arrivo dalle sponde del Lario.

 

Stesso faro della Mandello

Mantiene un family feeling con la V100 Mandello, anche se qui si tratta di una interpretazione che strizza l’occhio al fuoristrada mentre l’altra è una roadster-tourer votata all’asfalto. Il fanale è quello, ma c’è anche un parabrezza di misure generose, con lo schermo trasparente curiosamente diviso in tre sezioni e probabilmente dotato di regolazione elettrica. Il serbatoio ha forme familiari ma è più spigoloso e sembra essere di dimensioni maggiori, scende molto più in basso e all’anteriore compaiono quelli che sembrano essere convogliatori d’aria, per un migliore raffreddamento e una maggiore protezione.

Non sembrano esserci le alette aerodinamiche elettro attuate della Mandello, c’è invece un radar anteriore che dovrebbe servire per il cruise control adattivo. Diversa anche la forma della lunga sella sdoppiata. Ci sono le maniglie del passeggero e un piccolo portapacchi.

 

Pronta per gli sterrati

I cerchi ovviamente sono a raggi, di 19” l’anteriore e di 17” il posteriore, con pneumatici 120/70 e 170/60. Il motore apparentemente è lo stesso della V 100 Mandello, il nuovissimo Compact Block di 1042 cm³ . Per quello della versione stradale la Casa dichiara una potenza di 115 CV e una coppia di 105 Nm ma non è escluso che venga introdotta qualche modifica per adattare le caratteristiche di erogazione alla diversa destinazione della moto. Esternamente però non compare nulla che possa sostenere questa tesi o quella opposta. Anche in questo caso bisognerà aspettare le anticipazioni dell’EICMA 2023. Ormai ci siamo.

 

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